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Carpi, “Fanremo” meglio di... Sanremo: il festival del Fanti vola a teatro

di Gabriele Canovi
Carpi, “Fanremo” meglio di... Sanremo: il festival del Fanti vola a teatro

Studenti e professori sul palco tra danza, canto e show

30 maggio 2024
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Il festival di Sanremo non è mai stato così vicino a Carpi. A portarlo nella città dei Pio ci hanno pensato gli studenti e i professori del liceo Fanti organizzando uno spettacolo a teatro dal nome... “Fanremo”: appunto, la kermesse sanremese del liceo Fanti.

Sotto la guida del maestro e prof Massimo Di Bernardo, ex docente di lettere del liceo carpigiano ed esperto di musica e teatro, i protagonisti si sono inventati un’improbabile copia del festival di Sanremo dove tutti si sono esibiti con curiose collaborazioni sul palco del Comunale.

«SPAZIO ALLA FANTASIA»

«La peculiarità del progetto teatrale – spiega la dirigente scolastica Alda Barbi – era la presenza di un docente accanto a uno studente, oltre a vari “camei” con collaboratori scolastici e personale educativo assistenziale. Da dov’è nata l’idea? Tutto è partito da un Collegio docenti improvvisato in cui sono riuscita a estorcere un sì ai colleghi professori, esausti a fine anno, per organizzare un evento che potesse concorrere con la gara canora più famosa d’Italia. Da lì in poi... spazio alla fantasia».

Apertura in grande stile con “L’ospite straniero”, una fantastica Adèle che ha stupito la platea con “Set fire to the rain”: a presentarla il duo Sofia-Lele, due prof che facevano il verso ad Amadeus ed a una stereotipata valletta con tanto di scialle con la frase “Pensati preside” sulle spalle.

LE ESIBIZIONI

Gli studenti hanno recitato, cantato, suonato (due le band super energetiche che hanno infiammato i presenti) e danzato, persino al buio quando il “vero patron di Sanremo” ha tolto la luce.

Tra un’esibizione e l’altra, alcuni sketch ironici con i due brillanti presentatori e la preside e perfino stacchetti pubblicitari legati a finti “prodotti per la scuola”, come cuffie anti-rumore per affrontare le lezioni di latino e corsi d’inglese “viventi”. «Tra tutte le esibizioni – continua la dirigente – le più coinvolgenti emotivamente è stata quella di una studentessa che ha portato sul palco la canzone di Fiorella Mannoia “Il peso del coraggio”. Ad accompagnarla, una docente esperta in linguaggio dei segni che ha tradotto la canzone. Coinvolgenti anche la “danza al buio”, la performance di una professoressa e il duetto per pianoforte e voce di una docente e una studentessa. Non citiamo nomi, in quanto l'intero spettacolo è stato un trionfo del lavoro svolto insieme per offrire un dono, al termine di un anno molto impegnativo per il nostro liceo, a chi ha voluto essere presente. Le competenze sviluppate da docenti, studenti e personale tutto sono state davvero innumerevoli, dalla creatività alla capacità di risolvere problemi».

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