Gazzetta di Modena

Modena

Elezioni 2024

Modena: «Che scempio, per la Stazione piccola ignorati i cittadini»

di Mattia Amaduzzi
Modena: «Che scempio, per la Stazione piccola ignorati i cittadini»

Italia Nostra al sindaco Muzzarelli: «Campo largo violentato»

30 maggio 2024
3 MINUTI DI LETTURA





Giovedì mattina, la candidata sindaco Maria Grazia Modena si è recata presso la Stazione piccola per contestare gli interventi in programma.

«Questa è un’area unica, ma sarà di nuovo vittima degli interventi del sindaco Muzzarelli – ha esordito Modena, candidata con la lista civica Modena X Modena – Con i lavori programmati e annunciati nei giorni scorsi, si intende garantire la ricostruzione di un’area residenziale. Si tratta di uno scempio, e non è stato chiesto il parere né dei cittadini, né di Italia Nostra».

I PROGETTI

Ad onor del vero, finora è stato annunciato solo il primo stralcio di lavori, che comincerà in estate e finirà nel 2026, che prevede la ristrutturazione dell’edificio principale, che diventerà la sede della Fondazione Its Maker. L’intervento completo di riqualificazione dell’area prevede un ampliamento del Parco della Resistenza, che occuperà la porzione ovest del comparto. Nei restanti 42mila metri quadri, saranno costruite palazzine residenziali e probabilmente un centro commerciale.

ITALIA NOSTRA ALL’ATTACCO

«Dopo i 70 anni i manufatti vengono considerati storici – ha spiegato Eugenia Rossi di Italia Nostra – E quindi dovrebbero essere sottoposti alla revisione e alle indicazioni della sovrintendenza. Questo venne fatto nel 2011 e, con un pizzico di superficialità, vennero vincolati solo due manufatti, sottraendoli alla complessità del luogo. Dentro c’erano le rimesse delle carrozze, più altri locali adibiti al personale della stazione. Questo costituisce un complesso che non doveva essere diviso e distrutto».

Un’alternativa c’era, secondo Italia Nostra: «Essendo una zona F, le strutture al suo interno potevano essere solo collettive, come scuole e ospedali. Un’idea poteva essere quella di creare un campus universitario, dato che l’edificio principale, dunque, diventerà la sede di Its Maker, e vista la vicinanza alle sedi di ingegneria e medicina. Un’operazione di questo genere era accettabile, perché venivano rispettate le leggi. La divisione della struttura in più parti, e permettere al Comune di appropriarsi del territorio per fare una speculazione edilizia, per noi non è accettabile. Ci saranno esposti».

«Italia Nostra – ha continuato Rossi – si preoccupa anche del mancato rispetto della partecipazione dei cittadini. Secondo la regola del Pug, il sindaco doveva presentare il progetto alla città, dovevano passare i 60 giorni, periodo in cui i cittadini e le associazioni avevano il tempo di guardare i progetti e proporre variazioni, cosa che non è stata fatta. La nostra legge regionale sulla partecipazione è stata saltata. Muzzarelli ha in qualche modo violentato quelle che possono essere le prospettive del famoso campo largo di Mezzetti. Se non intervengono in maniera diversa, allora ci sarà una continuità di elusioni delle norme e di prepotenza nei confronti della città».

© RIPRODUZIONE RISERVATA