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Alleanza Verdi Sinistra: «Si muore di più per inquinamento soprattutto in Pianura Padana»

Alleanza Verdi Sinistra: «Si muore di più per inquinamento soprattutto in Pianura Padana»<br type="_moz" />

Paolo Silingardi, esponente modenese di Avs: «Va tutelato il servizio sanitario pubblico»

31 maggio 2024
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MODENA. «Liste di attesa insostenibili, contestazioni della Corte dei Conti al bilancio Ausl, morti premature e incremento delle malattie da inquinamento: stiamo vivendo una crisi sanitaria che richiede un deciso cambio di rotta nelle politiche della salute».

Lo afferma Paolo Silingardi, ex assessore comunale all’ambiente, di Alleanza Verdi Sinistra.

Il movimento in una nora sottolinea diversi dati preoccupanti, come la crescita della mortalità per demenza e malattie del sistema nervoso: nel 2007 a Modena 29,6 decessi su 10.000 abitanti, nel 2020 incidenza salita a 52,3. «È una crescita del 104%, statisticamente rilevante, che indica la gravità del degrado ambientale del nostro territorio e richiede un deciso intervento di tutela della salute pubblica».

«Il sindaco dovrà affrontare con decisione un problema che coinvolge stili di vita, qualità ambientale, sistema sanitario e modelli di prevenzione e cura - prosegue Avs - In Italia i decessi prematuri attribuibili all’inquinamento atmosferico sono circa 80.000 l’anno, buona parte concentrati in Pianura Padana, una delle aree più inquinate d’Europa».

«Per Avs la tutela della salute di ciascun individuo va perseguita attraverso un servizio sanitario pubblico universalistico. Per raggiungere questo obiettivo non si può prescindere dal coniugare il tema della salute con quello della giustizia sociale e ambientale«.

«Il diritto alla salute deve rispondere a principi di equità, non di possibilità economica, che solo la sanità pubblica può garantire – prosegue Silingardi - Dobbiamo combattere la deriva verso la privatizzazione del servizio pubblico che questo governo porta avanti, compreso il definanziamento progressivo nei prossimi tre anni del servizio pubblico, la riduzione del personale dipendente, la contrazione delle retribuzioni, la spinta verso l’autonomia differenziata. Il governo deve procedere al rinnovo contrattuale con adeguamento stipendiale del personale sanitario alle medie europee, perché sono i medici, gli infermieri e i paramedici che erogano la sanità pubblica».

Avs vuole potenziare «l’assistenza territoriale, la prevenzione e l’attenzione alle differenze di genere. Inoltre, vuole favorire soluzioni abitative inclusive per le fasce più fragili della popolazione».

Per finanziare questo percorso, Avs chiede di non aumentare le spese militari «per favorire salute e prevenzione, portando la quota di pesa pubblica almeno al 7 % del Pil, con un capitolo riservato al personale dipendente». Particolare attenzione alle cure domiciliari, «anche in considerazione dell’elevato numero di anziani presenti in città».

«Case della salute, Ospedali di Comunità, Hospice devono lavorare insieme per integrare i bisogni sociali e sanitari. La tutela della salute - conclude Paolo Silingardi - non è un costo ma un investimento per l’oggi e per le generazioni future. Deve diventare una battaglia di tutti per un Servizio Pubblico che prevenga e curi, garantendo gratuità per i più deboli economicamente».