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Elezioni a Modena: ecco quanto ha speso ciascun candidato per la campagna elettorale

di Luca Gardinale
Elezioni a Modena: ecco quanto ha speso ciascun candidato per la campagna elettorale

Prof. Modena “regina”, Lega e Forza Italia low cost: le sedici liste hanno investito in tutto 189mila euro

02 giugno 2024
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MODENA. Qualcuno le tartine per il rinfresco le fa preparare alla zia: sono più buone, e soprattutto sono gratis, che di questi tempi è un’ottima cosa. Qualcun altro cerca di risparmiare sulla tipografia: i “santini” elettorali non possono mancare, ma oggi online si trovano ottimi prodotti e a costi decisamente più bassi. E poi ci sono i manifesti elettorali, che alla fine fanno la loro figura, anche se oggi è diventata fondamentale la campagna sui social, con le pagine “sponsorizzate” e dunque a pagamento. Perché per farsi eleggere - e la cosa vale sia per chi aspira a diventare sindaco, sia per chi punta al Consiglio comunale - bisogna avere delle idee valide e un largo consenso, ma bisogna anche... spendere. Lo sanno bene le 16 liste in corsa per le elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno a Modena, che ovviamente hanno dovuto mettere mano al portafogli per organizzare la campagna elettorale, tra eventi e aperitivi, volantini e manifesti, addetti stampa e sponsorizzazioni social.

I numeri

Ma quanto spendono dunque i partiti e le altre forze politiche modenesi per la campagna elettorale? I numeri sono stati messi nero su bianco nei giorni scorsi sull’albo pretorio del Comune, dove sono stati depositati i programmi politici e i bilanci preventivi delle spese delle 16 liste in corsa. Prima di passare ai numeri, vanno precisate due cose: che si tratta appunto di un preventivo di spesa, mentre il consuntivo, che sarà sicuramente più corposo, sarà pubblicato dopo le elezioni, e che i dati riguardano le spese messe in conto dalle liste, ma che prescindono dai costi sostenuti dai singoli candidati al Consiglio comunale per le loro corse personali (e anche qui, tra un aperitivo offerto e una sala da affittare, si fa presto a salire con le spese). Ebbene, la spesa complessiva messa a bilancio preventivo dalle 16 liste a sostegno dei 7 candidati a sindaco in corsa alle amministrative di Modena ammonta a 188.803 euro. Una cifra significativa, se si pensa che per esempio a Ferrara, altro comune capoluogo che l’8 e 9 giugno andrà al voto, la spesa è inferiore alla metà di quella modenese, fermandosi a 87mila euro: per fare il confronto bisogna però tenere conto anche del fatto che nella città estense i candidati a sindaco sono 4 contro i 7 modenesi, anche se il numero complessivo delle liste è sostanzialmente identico, 15 contro 16.

Chi spende di più

Detto della cifra complessiva, qual è la lista che ha messo mano al portafogli senza troppe remore e quale invece quella che ha attuato una spending review della campagna elettorale? Partendo da chi ha speso di più - parlando sempre di bilancio preventivo, ovvero di spese messe in conto - la regina della campagna è senza dubbio la lista civica “Modena X Modena”, che sostiene la candidatura a sindaco della professoressa Maria Grazia Modena: con una spesa di 36.100 euro, la lista stacca nettamente tutte le altre. Al secondo posto c’è il Pd, che per la campagna ha messo in conto una spesa pari a 25.500 euro. Volendo riprendere il confronto con Ferrara, in quel caso i dem hanno speso di più - 28.50 0 euro - anche se va detto che nella città estense il Pd, che oggi è all’opposizione, deve giocare all’attacco, mentre a Modena deve soprattutto “difendere”. Restando nella coalizione di centrosinistra, che sostiene la candidatura a sindaco di Massimo Mezzetti, la lista Modena Civica ha messo in conto una spesa di 19mila euro, guadagnando il quarto posto tra le liste più “spendaccione”. Staccata di un... aperitivo c’è la lista Avs, ovvero la forza nata dall’unione tra Verdi e Sinistra, sempre nella coalizione di centrosinistra: in questo caso la spesa messa a bilancio preventivo è di 17.669 euro. Restando nella coalizione che sostiene Mezzetti, la lista Piazza Futura, guidata da Chiara Giovenzana, ha messo in conto una spesa di 15mila euro, seguta da Azione (13mila), e da Uniti per Modena (7mila), mentre a spendere decisamente poco è il M5S, che si ferma a 2.300 euro.

Il centrodestra

E la coalizione di centrodestra che sostiene Luca Negrini? A spendere di più è il partito-traino, ovvero Fratelli d’Italia, che con 20mila euro messi a preventivo è al terzo posto in assoluto tra le liste più “spendaccione”. Decisamente più low cost le spese delle altre forze della coalizione: la lista Negrini sindaco spende 6mila euro, mentre la Lega si ferma a mille, e Forza Italia addirittura a 900 euro, guadagnando la palma della campagna più low cost di tutte.

Le altre liste

Passando alle altre liste civiche, a spendere di più è la lista Modena Volta Pagina, che insieme a Possibile e UnionePopolare sostiene la candidatura a sindaco di Claudio Tonelli: in questo caso la spesa messa a preventivo è di 11.500 euro. Dietro c’è Modena Cambia, che sostiene la candidatura di Daniele Giovanardi, che spenderà 9.900 euro. Decisamente low cost le campagne di Movimento 3 V (Marco Meschiari) e Respiriamo Aria Pulita (Chiara Costetti), con 1.984 e 1.950 euro.