Rischia di soffocare per un boccone, salvata da un giovane in mensa con lei
L’intervento provvidenziale di Francesco Gazzotti, 19enne di Cavezzo, durante una pausa pranzo a Mirandola: «In terza superiore sono stato in Croce Blu grazie al progetto del Centro servizi volontariato: lì ho imparato le manovre di disostruzione»
MIRANDOLA. «Quando ho capito che la signora stava soffocando, sono corso subito da lei perché sapevo come intervenire: le ho fatto la manovra di disostruzione come mi è stato insegnato in Croce Blu a Mirandola, e lei ce l’ha fatta». Il protagonista di questo episodio a lieto fine è Francesco Gazzotti, 19 anni, di Cavezzo: nei giorni scorsi, mentre pranzava alla mensa Sale e Pepe di Mirandola, ha prontamente soccorso una signora di mezza età che stava soffocando a causa di un boccone andatole di traverso mentre mangiava, salvandole la vita. «L'esperienza in Croce Blu a Mirandola l’ho fatta nel 2021, quando ero in terza superiore, tramite il progetto Cantieri Giovani del Centro servizi volontariato – racconta Francesco – Ho subito capito, quando Stefania Michelini del Csv ci ha presentato il progetto in classe, che avrei dovuto partecipare perché in futuro avrei potuto salvare una vita, e così è stato. Non so descrivere come mi sono sentito – racconta emozionato il ragazzo – Avevo dentro di me un mix di emozioni tali da farmi tremare le mani. Sapevo quello che avevo appena fatto, ma ci ho messo qualche ora a capirne veramente il significato e sono più che felice di aver creduto in un percorso che mi ha permesso di aiutare. Io ho fatto il mio dovere; il merito va alla mia scuola che ha aderito a questo progetto, all’associazione che ci ha creduto e al Csv». La Croce Blu di Mirandola, da sempre, crede e investe fortemente nei giovani, e non solo: è un’associazione con volontari di ogni fascia di età, nonostante si operi in un ambito che richiede tante ore di formazione.
«Ad oggi siamo circa 180 volontari, e quelli che consideriamo nella “fascia giovane”, ossia dai 16 ai 30 anni, sono circa 50. Ci auguriamo che negli anni questo numero possa continuare ad aumentare – racconta Giuseppe Soccio, vicepresidente e responsabile Protezione Civile della Croce Blu di Mirandola - Crediamo molto al progetto del Csv e da diversi anni riteniamo che ogni occasione sia utile per far avvicinare i giovani all’associazione, ma soprattutto per collaborare nel nostro piccolo a rendere migliore la società. Il Centro Servizi Volontariato ci dà l’occasione di avvicinarci al futuro della nostra società, che purtroppo è sempre più interessata alla vita virtuale (social, videogiochi) e meno a quella reale. Io stesso nel 2012, quando ero studente, ho conosciuto la Croce Blu grazie al Csv, partecipando ad incontri in classe e ad un campo di Protezione Civile, e oggi posso dire che grazie al Csv ho incontrato la mia seconda famiglia, la Croce Blu di Mirandola, facendo amicizie in tutta Italia, ho conosciuto la ragazza che è diventata mamma dei miei figli, facendo della mia passione (aiutare il prossimo) una professione, poiché lavoro in Pronto Soccorso. Ricevere il messaggio di Francesco che ci riportava l’accaduto – conclude Giuseppe – ci ha veramente emozionato. Questo messaggio ci dice di continuare a credere in questi progetti, di non mollare. Ma soprattutto nelle parole di ringraziamento del ragazzo si leggeva la sincera soddisfazione di aver salvato una vita, e quell’emozione è indescrivibile, la si può solo vivere per comprendere».
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