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L’iniziativa

Modena, Benny Cup tra calcio e beneficenza: «I giovani al centro dell’evento»

di Mattia Amaduzzi
Modena, Benny Cup tra calcio e beneficenza: «I giovani al centro dell’evento»

Appuntamento sabato alla Monari in ricordo di Lorenzo Benincasa

06 giugno 2024
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L’anno scorso la Benny Cup, l’evento sportivo benefico per la lotta contro i tumori in ricordo di Lorenzo “Benny” Benincasa, era tornata in tutto il suo splendore dopo lo stop forzato dovuto alla pandemia. Per questo motivo fu una delle edizioni più grandi mai organizzate. Questo sabato sono previste altre novità, a partire dalla location: non più la polisportiva Saliceta San Giuliano, bensì al campo Giuseppe Ferrari, presso la polisportiva Monari.

«Un ritorno, andando avanti»

«Quest’anno in un certo senso è sia un ritorno, ma anche un andare avanti - ci ha raccontato Federico Benincasa, figlio di Lorenzo, e ideatore e organizzatore dell’evento -. Si tratta di una novità importante, perché la Monari è stato il punto di partenza della storia di mio padre. Da cui tutto è iniziato cinquant’anni fa, quando cominciò ad allenare i primi ragazzini che si affacciavano ai campi da calcio di quartiere. Era una Monari appena nata, e mio padre era uno dei primi allenatori di calcio di quei tempi. Uno “scherzo” che lo portò a creare eventi per la città, come la Modena Cup, fino alla Secchia Rapita, al Trofeo Enzo Ferrari e tanti altri».

Dedicata ai più giovani

Non solo la cornice, ma quest’anno «la Benny Cup, per la prima volta, sarà dedicata solo ai settori giovanili, partendo dai più piccoli, ovvero i 2016. La bellezza dell’evento è che oltre al fine, la lotta ai tumori, il ricordo di una figura storica, vogliamo avvicinare sempre più famiglie e bambini. L’invito è stato dedicato a tutte le società in cui abbiamo lavorato sia io che mio padre. Quindi ci saranno club come Gino Pini, Monari, Saliceta e Città dei Ragazzi, ma anche società professionistiche, come il Sassuolo e anche la Cittadella». La presenza di una società come il Sassuolo sarà il fiore all’occhiello di un evento «cresciuto nel tempo grazie alle testimonianze e alle basi forti che hanno dato gli amici, i gruppi di volontari, le tante realtà che sono cresciute con noi in questi anni. Vogliamo proseguire nel miglior modo possibile, dando un futuro sempre più ampio all’evento partendo dai più piccoli, che sono le categorie che allenava mio padre, e a cui ha dedicato la sua vita» ha spiegato Benincasa, che ha voluto aggiungere come per quest’anno l’ospite speciale sarà «l’emozione di essere tornati dov’è cominciato tutto».

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