Gazzetta di Modena

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Il caso

Violenza sessuale su una ragazzina di 12 anni, casa perquisita a Vignola

di Daniele Montanari
Violenza sessuale su una ragazzina di 12 anni, casa perquisita a Vignola

La polizia nell’abitazione di uno dei due giovani accusati dalla vittima, su disposizione della Procura dei minori di Bologna. Il video del “revenge porn” subito bloccato in rete e sequestrato

10 giugno 2024
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VIGNOLA. È stata perquisita dagli agenti della squadra mobile della polizia di Stato di Modena l’abitazione a Vignola di uno dei due minorenni su cui pende la pesantissima accusa di violenza sessuale su una 12enne. L’attività è avvenuta su disposizione della Procura dei minori di Bologna, che vuole fare luce su tutti gli aspetti di una vicenda sconcertante.

L’aggressione

Il fatto, come riportato ieri, è accaduto una decina di giorni fa presso la stazione delle autocorriere di Vignola, ma è emerso solo ora tramite la denuncia dei genitori della ragazza. Coinvolge studenti in uscita da scuola, in attesa del bus per tornare a casa. Secondo quanto trapelato, la ragazzina, studentessa a Modena, avrebbe denunciato di essere stata costretta a compiere atti sessuali con un ragazzo di 15 anni. Si tratterebbe del fidanzatino della ragazza, che quel giorno avrebbe avuto nei suoi confronti un comportamento choc: l’avrebbe costretta a compiere atti sessuali con lui dietro minaccia. Le avrebbe detto cioè una frase del tipo: “O fai quello che ti chiedo, o ti lascio”. E lei, per timore di perderlo, avrebbe accettato di appartarsi con lui in un luogo un po’ isolato dell’autostazione. Qui lui le avrebbe fatto subire la violenza. Ma non solo.

Il revenge porn

L’avrebbe fatta filmare da un suo amico 17enne, e il video poi si è rapidamente diffuso sulle chat di ragazzi di Vignola, e non solo. Il fidanzato dunque non solo avrebbe fatto subire la violenza alla ragazzina a cui diceva di voler bene, ma l’avrebbe anche umiliata e fatta sprofondare nella vergogna attraverso il video che è stato diffuso, così da permettergli di vantarsi delle sue “gesta”. Una dinamica allucinante, che ancora una volta rilancia l’allarme sulle devianze social del più giovani.

La denuncia

La 12enne per qualche giorno si sarebbe tenuta tutto dentro. Poi non ce l’ha più fatta, e il trauma è emerso mentre parlava con lo psicologo della scuola che frequenta a Modena. Lui ha subito informato i genitori della ragazza di quello che era successo, e dalla famiglia è poi partita la denuncia nei confronti del 15enne e del 17enne, entrambi di origine straniera. Su di loro pende la gravissima accusa di violenza sessuale su una infra 14enne. Rischiano tantissimo, dato che la Cassazione ha stabilito che anche le effusioni sessuali consenzienti sono sempre reato se coinvolgono un minore di anni 14. Tantopiù è grave la condotta se compita con violenza. Ad aggravare ulteriormente il quadro, la diffusione di immagini a contenuto sessuale, il cosiddetto “revenge porn”.

Le indagini

La Squadra Mobile della polizia di Stato, in coordinamento con la Procura dei Minori di Bologna, indaga sul caso con la priorità legata ai codici rossi, per ricostruire la vicenda in ogni suo aspetto. Il video che documenta la violenza è già stato acquisito e sequestrato. La sua diffusione è stata subito bloccata, in collaborazione con la polizia Postale. Ma è stato già compiuto anche un passo ulteriore: la perquisizione presso l’abitazione di Vignola in cui vive uno dei ragazzi, alla ricerca di ulteriori elementi. Ecco il perché della presenza della polizia nei giorni scorsi. È il secondo caso di violenza sessuale denunciato su una 12enne in provincia nel giro di un mese. l