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Modena, il primo giorno da sindaco di Mezzetti: dalla pizza alla signora “arrabbiata” per i cani

Ernesto Bossù
Modena, il primo giorno da sindaco di Mezzetti: dalla pizza alla signora “arrabbiata” per i cani

Durante la passeggiata in città c’è chi lo ferma per l’area sgambamento

11 giugno 2024
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Modena. La maggior parte del tempo a Modena, in serata un passaggio a Bologna e… Berlinguer.

La prima giornata da sindaco di Massimo Mezzetti unisce passato, presente e futuro, e raggruppa, in meno di ventiquattro ore, una nuova esperienza che nasce e una che è in procinto di concludersi. Già, perché il nuovo primo cittadino della città della Ghirlandina sta per terminare le ore da direttore generale di Biografilm Festival, la kermesse di film biografici bolognese; e proprio in veste di direttore generale ha ieri presenziato dapprima all’inaugurazione della mostra su Enrico Berlinguer nelle sale del Museo Civico Archeologico di Bologna, salvo poi partecipare alla proiezione del primo documentario biografico del compianto leader del Partito Comunista, presentato per la prima volta in assoluto nella serata di ieri.

L’ambito era quello, come detto, di Biografilm Festival, e tra il pubblico in sala c’era anche l’ormai ex sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli.

Un passaggio di testimone, dunque, nel solco di Enrico Berlinguer. E, ironia della sorte, esattamente quarant’anni dopo il suo funerale, al quale Mezzetti partecipò portando la bandiera dei Giovani Comunisti nei pressi del feretro. Ma la maggior parte del tempo Mezzetti l’ha passata nella sua Modena.

I 600 messaggi e la famiglia

Dopo una cena conclusasi ben oltre la mezzanotte, lunedì sera alla pizzeria Jolly di Modena insieme alla moglie e lo staff, il sindaco ha recuperato qualche ora di sonno. In mattinata ha cominciato a rispondere al popolo gialloblù che con oltre seicento messaggi ha dimostrato un indescrivibile affetto sia sui social che nelle chat private.

Missione fallita: a ogni messaggio risposto ne arrivava uno nuovo e, ammette Mezzetti con il sorriso in volto, «non sono ancora riuscito a terminare il lavoro. Lo farò anche domani, mi riempie di orgoglio tutto questo».

A pranzo spazio alla famiglia in un ristorante della città, nel quale Mezzetti si è recato insieme alla moglie, al figlio e ai suoceri.

Ed è proprio rispetto al rapporto con i parenti più stretti che il nuovo sindaco riflette: «So che saranno anni complicati nei quali, per via del mio incarico, dedicherò loro meno tempo. Cercherò comunque di fare il massimo, e sono sicuro che mi sosterranno. Il rapporto con loro è una delle poche cose che non voglio assolutamente perdere».

Anche perché, ironizza Mezzetti, «le prove generali le ho fatte in questi mesi di campagna elettorale. Non oso immaginare se avessimo perso cosa mi avrebbero detto per il tanto tempo che gli ho sottratto».

Nel pomeriggio il primo cittadino ha risposto ad altri messaggi, tra cui uno di Gian Carlo Muzzarelli – «anche se è stato ieri che ci siamo ampiamente parlati», sottolinea –, salvo poi andare a Bologna.

Le prime richieste

Ma, ovviamente, Mezzetti non è più in campagna elettorale. Ed è quindi già successo, stamattina, «che sono stato fermato per una risposta su un’area di sgambamento dedicata ai cani», racconta. Forse non una delle piaghe della città, ma fare il sindaco significa anche occuparsi dei piccoli dettagli a cui i cittadini tengono di più.

Nei prossimi giorni il sindaco sarà ovviamente impegnato nel confronto con la coalizione di centrosinistra che lo ha sostenuto per la scelta degli assessori e del presidente del Consiglio comunale. E poi, con la squadra al completo, prenderà il via, per davvero, la Modena a guida Mezzetti. E principali temi li aveva già annunciati poche ore dopo aver incassato l’ampia maggioranza: un confronto con Hera per la raccolta porta a porta, il tema della sicurezza e anche la manutenzione generale della città.