Gazzetta di Modena

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Il femminicidio

Anna Sviridenko, il pm: «Paltrinieri aveva già deciso di ucciderla»

Anna Sviridenko, il pm: «Paltrinieri aveva già deciso di ucciderla»

Modena. Interrogatorio fiume all’ex marito, accusato di avere ucciso la moglie. Il 48enne ha risposto alle domande del giudice e ha rilasciato dichiarazioni

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MODENA. Andrea Paltrinieri aveva programmato di uccidere la moglie Anna Sviridenko.

Ne è convinta la procura di Modena, secondo cui l’ingegnere 48enne aveva premeditato l’omicidio della 40enne da cui si stava separando, madre dei suoi due figli.

Paltrinieri, che lunedì sera si è presentato al comando provinciale dei carabinieri di via Pico della Mirandola con il corpo della donna ormai priva di vita all’interno del baule del suo furgone, ieri è stato sottoposto a interrogatorio di garanzia davanti al gip in carcere, al sant’Anna.

Paltrinieri ha risposto alle domande del giudice, alla presenza del pm e dei suoi avvocati Carla Manzini e Domenico Giovanardi.

Sono ancora tanti i contorni da chiarire, ma tra le ipotesi ce ne sarebbe una: Paltrinieri potrebbe avere ucciso Anna, strangolandola, per strada, forse sul furgone su cui potrebbe averla convinta a salire.

E il delitto si è consumato quando ancora non era buio, considerato che prima delle 22 il 48enne si è costituito dai carabinieri. Un aspetto che rende il tutto ancora più agghiacciante. Se l’omicidio fosse avvenuto all’interno dell’appartamento, Paltrinieri avrebbe dovuto trasportare il cadavere per due piani, e caricarlo sul furgone, col rischio di essere visto.

Al Sant’Anna

Un interrogatorio fiume quello di ieri, cominciato intorno a ora di pranzo e terminato nel tardo pomeriggio. L’udienza è andata avanti per circa quattro ore. Quattro ore in cui all’indagato sono state poste numerose domande per tentare di ricostruire quanto avvenuto la sera di lunedì, quando il 48enne ha deciso di uccidere Anna. L’uomo ha risposto alle domande e ha reso dichiarazioni spontanee. Tanti i punti da chiarire.

Le accuse

La Procura martedì ha chiesto la convalida dell’arresto e l’applicazione della misura cautelare in carcere. Le contestazioni a Paltrinieri sono pesantissime. Si parla di omicidio volontario. Pluriaggravato perché commesso nei confronti della moglie ma anche perché, stando alla ricostruzione della Procura l’ingegnere ha premeditato il delitto.

La giudice si è riservata la decisione sulla richiesta di convalida e sulla misura cautelare.

Il delitto

Rannicchiata all’interno del baule del furgone, con un sacchetto di plastica in testa stretto con un filo elettrico. E, sotto quel sacchetto, una cintura stretta al collo.

I carabinieri che lunedì sera, quando Paltrinieri si è presentato in comando, hanno aperto la macchina, si sono trovati davanti a questo scenario. Erano quasi le dieci di sera. Anna era partita nel pomeriggio da Innsbruck, in Austria, dove si recava nel fine settimana per lavorare in ospedale – era un medico, che invece nei giorni feriali lavorava come specializzanda in radiologia all’università di Modena e Reggio – ed è arrivata a Modena per prendere i suoi due bimbi.

Infatti la coppia, che ormai era separata, da tempo si contendeva l’affidamento dei figli di tre e quattro anni. E proprio lunedì il tribunale di Innsbruck aveva emesso una sentenza a favore di Sviridenko, disponendo che la donna avesse l’affidamento esclusivo.

La 40enne aveva telefonato a Francesca Obici, l’avvocato che l’aveva assistita nel lungo percorso giudiziario in Italia, per comunicarle la bella notizia. Lo ha fatto lo stesso pomeriggio, mentre si stava dirigendo verso la casa di Paltrinieri, in via Bonacini. Ha parcheggiato la macchina. A quel punto Anna potrebbe avere incontrato il marito.