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Nuova Casa della comunità di Carpi, dopo tre mesi niente ascensore

Nuova Casa della comunità di Carpi, dopo tre mesi niente ascensore<br type="_moz" />

Primo piano inutilizzato, l’Ausl interviene: «Problemi di consegna»

14 giugno 2024
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CARPI. Una struttura all’avanguardia inaugurata tre mesi fa, ma ancora senza un ascensore. Succede alla nuova Casa della Comunità di Carpi, che a tre mesi dal taglio del nastro - era il 18 marzo scorso - è ancora incompleta, con la conseguenza che al momento è utilizzato solo il piano terra, dal momento che, mancando l’ascensore, i servizi previsti al primo piano non sono ancora stati trasferiti.

Un problema su cui oggi interviene l’Azienda Usl: «In merito all’ascensore della Casa della Comunità di Carpi - fa sapere l’Ausl - le tempistiche di consegna sono legate alle difficoltà contingenti del mercato ed esulano quindi dalla nostra volontà. Il Servizio tecnico ha più volte sollecitato la ditta incaricata, ed è attesa una comunicazione ufficiale circa i tempi per la consegna, l’installazione e i successivi passaggi di collaudo e autorizzazione. Appena concluso l’iter - fa sapere ancora l’Ausl - si procederà al trasferimento e all’attivazione dei servizi previsti al primo piano, ovvero il Consultorio familiare con lo Spazio giovani, ambulatori di medicina di gruppo e l’area di integrazione sociale e sanitaria, attualmente (e fino al trasloco) comunque pienamente operativi nelle sedi consuete».

Cos'è la Casa della comunità
Ma cos’è la nuova Casa della comunità, che si trova in piazzale Allende? In sostanza, si tratta di un polo di riferimento per la salute del territorio in grado di ospitare ambulatori, consultori, sportelli sociosanitari. La nuova struttura sorge su un’area di circa 3mila metri quadrati concessa dal Comune di Carpi, è stata interamente finanziata con circa 4 milioni di euro dall’Azienda Usl di Modena ed è il frutto di un lungo percorso partecipato che ha coinvolto volontariato, scuola e professionisti in tutte le fasi della realizzazione. Per quanto riguarda la collocazione, la scelta di piazzale Allende è legata alla facile raggiungibilità e alla disponibilità di numerosi posti auto. Di fatto, si tratta di una modalità di assistenza nuova per la città: uno spazio aperto a disposizione delle tante attività di prevenzione e promozione della salute e di corretti stili di vita in collaborazione con gli enti locali e le associazioni di volontariato sociosanitario attive sul territorio.

Nei locali inaugurati a marzo è operativa la Centrale operativa territoriale, che trova così, grazie a 165mila euro di fondi provenienti dal Pnrr, la propria sede definitiva. Dotata di sei postazioni, facilita a livello distrettuale la presa in carico delle segnalazioni non urgenti di assistiti fragili, coordinando il lavoro di diversi professionisti.

Al piano terra, oltre all’accoglienza, sono ospitati il Punto di infermieristica di comunità, lo sportello sociosanitario e l’ambulatorio delle cure palliative territoriali.

Al primo piano, una volta che sarà stato installato l’ascensore, saranno progressivamente attivati gli ambulatori di medicina di gruppo e l’area di integrazione sociale e sanitaria. Previsto, inoltre, il consultorio familiare, con lo Spazio giovani, che potrà rappresentare un punto di riferimento importante per i ragazzi, grazie alla vicinanza delle scuole superiori.

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