Spaccio a Modena, i residenti: «Siamo in ostaggio»
C’è esasperazione tra via Emilia Ovest e via Barozzi: «Il sindaco Mezzetti venga a vedere»
C’è chi «deve chiedere permesso per entrare in casa» perché «c’è gente che bivacca davanti ai portoni dei condomini». C’è anche chi «ha paura di uscire di casa» e chi «deve fare lo slalom tra spacciatori e bottiglie di birra lasciate a terra». Addirittura c’è chi, esasperato, arriva a dire: «Siamo giunti al punto in cui l’unica cosa che ci resta da fare è andarcene da qui».
Sono stanchi, impauriti e vogliono che la situazione cambi: sono i residenti della zona tra via Emilia Ovest e via Barozzi che, dopo l’allarme lanciato ieri da alcuni commercianti, hanno deciso di far sentire anche la loro voce al grido di: «Siamo noi i veri ostaggi di questa situazione».
A farsi da portavoce dei disagi è Antonella Bernardo, presidente del quartiere: «Ogni giorno, scendiamo in strada e vediamo persone che consumano o vendono droga – afferma – addirittura, ci ostruiscono l’ingresso di casa perché si siedono davanti ai portoni e bivaccano. Dal pomeriggio, poi, il clima peggiora: le aiuole delle piante si riempiono dei tappi delle bottiglie di birra e, complice anche l’assenza pressoché totale di illuminazione, non si può più uscire di casa». Urla, schiamazzi e degrado solo all’ordine del giorno: «Mentre ci sono negozi che fungono da presidio di sicurezza e da argine ai bivacchi, ci sono altre attività commerciali che tutto ciò lo alimentano, vendendo alcolici a prezzi bassi – continuano i residenti – Siamo davvero stanchi e vogliamo che le forze dell’ordine ci aiutino. Come? Facendo pattugliamenti con più frequenza e controlli più approfonditi. Ho paura per i miei figli, che sono giovani, e per i tanti residenti anziani che sono arrivati a non uscire più di casa».
La zona è una delle porte d’accesso al centro storico – come detto, ci sono tante attività commerciali, abitazioni e perfino istituti scolastici – e si trova a due passi da autostazione e Novi Park: «Abbiamo tutto quello che ci serve, ma la zona si sta svalutando giorno dopo giorno – continua la presidente di quartiere – Abbiamo sudato per comprare questi appartamenti, investendo i risparmi di una vita. Onestamente, se trovo un’altra sistemazione faccio le valigie e scappo via». E Bernardo non è l’unica a pensarla così: «Viviamo nel terrore – sottolinea – e siamo arrivati al punto in cui l’unica soluzione plausibile è quella di andarsene».
L’ultimo episodio, in ordine di tempo, si è verificato martedì – erano circa le 18.30 – quando un gruppo di giovanissimi di origine straniera si sono affrontati in strada, appunto lungo la via Emilia, a colpi di bottigliate con i cocci di vetro che sono finiti sulle auto, danneggiandole, e vicino alle porte di ingresso dei palazzi e alle vetrine dei negozi. «Chiediamo – e concludono – al nuovo sindaco Mezzetti e alle istituzioni di venire a fare una passeggiata qui per toccare con mano il degrado con cui siamo costretti a convivere ogni giorno».
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