Gazzetta di Modena

Modena

L’assemblea

Modena, Confindustria Giovani e futuro: «Scommettiamo sugli studenti»

di Davide Berti
Modena, Confindustria Giovani e futuro: «Scommettiamo sugli studenti»

L’associazione e Unimore celebrano le start up in un evento a Palazzo Ducale: «Vogliamo promuovere la loro nascita e il radicamento nella Motor Valley»

20 giugno 2024
3 MINUTI DI LETTURA





Giovani industriali che parlano ai giovani, che credono nei giovani, che premiano la loro creatività.

L’assemblea annuale di Confindustria Giovani Emilia Centro è stata l’occasione per un bilancio del primo anno di gestione di Marco Moscatti e per rilanciare l’impegno dell’associazione verso la formazione con un approccio volto a favorire la circolazione delle idee.

Il quinto “Tacc”

Così ieri in Accademia è andata in scena la quinta edizione del Tacc (Training for Automotive Company Creation) organizzato dall’Università di Modena e Reggio Emilia in collaborazione con il gruppo giovani di Confindustria. Questo evento segna l’inizio di una nuova collaborazione tra Unimore e Confindustria Emilia Area Centro, volta a favorire la nascita di nuove startup nella Motor Valley, offrendo programmi formativi specifici e facilitando l’accesso al network delle imprese emiliane.

Innovazione al centro

«Questa collaborazione mira a facilitare e accelerare il percorso delle future startup, promuovendo la loro nascita e il loro radicamento nella Motor Valley. L’innovazione deve essere il nostro pilastro centrale, mentre le competenze imprenditoriali possono essere acquisite lungo il cammino», commenta Rexhina Saraci, consigliera del Gruppo Giovani Imprenditori, la cui startup Refuel Solutions nasce proprio all’interno di questo programma 5 anni fa. E il suo ingresso nel direttivo ha portato proprio i riflettori su questo accordo che non potrà che fare bene allo sviluppo di nuove idee imprenditoriali.

«Nell’era dell'innovazione, il potenziale dei giovani per guidare il cambiamento non è solo rilevante, è indispensabile. Le nuove generazioni hanno il diritto e il dovere di essere al centro della trasformazione che stiamo vivendo. Il nostro compito è accorciare la distanza tra loro e il mondo delle imprese, costruendo ponti solidi tra ricerca accademica e realtà industriale. Solo così potremo assicurare una crescita sostenibile e inclusiva, in cui ognuno è chiamato a dare il proprio contributo unico e inestimabile», spiega il presidente del Gruppo Giovani di Confindustria Emilia Marco Moscatti. Nel suo discorso di apertura dell’assemblea Moscatti ha “giocato” sul dualismo tra imprenditori e mondo militare, salutando l’ospitalità dell’Accademia per l’evento: «Entrambi parliamo di missione. Qual è la mission della nostra azienda? Cos’è che vi fa svegliare al mattino? Cosa cambierebbe nella città se il vostro contributo non ci fosse? Facciamoci queste domande. Se i giovani cambiano azienda come cambiano i vestiti, forse non c’è vicinanza, non c’è una missione chiara. La mission va comunicata perché tutti si sentano protagonisti, va condivisa . Il mandato della mia presidenza è iniziato l’anno scorso. Contribuire alla formazione della prossima generazione imprenditoriale è la nostra mission. Lo facciamo con iniziative di education che arricchiscono anche noi stessi».

Il vincitore

Del progetto ha parlato anche il prorettore di Unimore, Gianluca Marchi: «Il progetto Tacc è un pilastro fondamentale della nostra strategia di terza missione e del nostro impegno per l’innovazione e la formazione di giovani talenti. Grazie alla collaborazione con Confindustria, si è generata una connessione diretta tra università ed ecosistema imprenditoriale, che permette di offrire ai nostri studenti opportunità uniche di crescita e sviluppo professionale».

Ma alla fine chi ha vinto? Tra i cinque progetti presentati (Hybridge Team, Saix Team, Track Holdings Team, WaveCell Team e WheelHub Connect Team) ha avuto la meglio il WaveCell Team, che si è misurato su un nuovo sistema legato alle batterie.

© RIPRODUZIONE RISERVATA