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Emergenza medici di base a Sassuolo: Braida ne perde due

di Alfonso Scibona
Emergenza medici di base a Sassuolo: Braida ne perde due

Ne arriva solo uno, ma lasciando scoperto Montefiorino. E tra un anno se ne perde un altro

21 giugno 2024
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SASSUOLO. Torna l’emergenza a causa della mancanza di medici di medicina generale a Sassuolo.

Questa volta a lamentarsi sono i cittadini che abitano nel quartiere Braida, che in breve tempo hanno visto abbandonare la professione, per raggiunta età pensionabile, sia il dottor Baroni che il suo collega Di Nardo, che operavano in zona.

La preoccupazione

«La gente, come prima reazione – affermano la dottoressa Alessandra Beghetti ed il dottor Daniele De Marchi, della farmacia San Carlo, nel quartiere – si è rivolta a noi che, come si intuisce subito, potevamo fare davvero poco. Abbiamo in ogni caso allertato l’Asl di Sassuolo ed il servizio di Igiene Pubblica, ma ci è stato risposto che quanto era possibile lo stavano già facendo».

L’Ausl

Tra le cose in atto per sopperire alle due «zone carenti», in realtà il distretto sanitario di Sassuolo il possibile lo sta facendo già da qualche mese. «Noi abbiamo già emanato l’avviso di zone carenti – ha infatti detto la dottoressa Anna Franzelli, direttore dell’unità operativa “Cure Primarie” dell’aera sud – ed a questa richiesta ha dato risposta un solo medico, tra l’altro operativo a Montefiorino, dando una prima copertura al problema ma, di fatto, scoprendo proprio quel Comune montano. Devo dare merito alla dottoressa Beghetti che subito ha messo a disposizione un locale dove questo dottore potesse agire e questo ha agevolato l’inserimento di questo nuovo medico, che fa anche il servizio di “guardia medica” all’ospedale di Sassuolo».

Non è una faccenda semplice e le soluzioni, prima di tutto sono provvisorie, poi c’è da specificare che il medico è un libero professionista che può scegliersi la zona, in un primo momento solo “indicata” dall’Asl. Secondariamente, c’è da prendere in considerazione che altri medici del territorio stanno per raggiungere l’età pensionabile ed il problema si presenta di trimestre in trimestre se il medico, raggiunta la pensione, non da disponibilità a continuare per un biennio.

«C’è un altro medico a Sassuolo che ha chiesto di poter continuare – ha aggiunto la direttrice del distretto Asl di Sassuolo, Federica Ronchetti – ma lo potrà fare ancora per un anno, perché oltre i 72 anni non si può autorizzare nessuno, per normativa nazionale e regionale».

Possibili soluzioni

Soluzioni a breve scadenza? Poche e adattate al problema. Una di queste è stata di allargare la soglia di pazienti e portarla da 1500 a 1800 per ognuno dei medici ma oltre questo ci sono poche altre cose da fare. Sassuolo, che ha poco più di una ventina di medici di base potrebbe continuare a trovarsi nella situazione lamentata dai residenti di Braida a breve termine e, per assurdo, pur se a distanza di pochi mesi da una emergenza dalla successiva, ancora per molto tempo. «Una soluzione – hanno detto le due dottoresse del distretto – potrebbe arrivare con l’utilizzo dei medici che stanno frequentando i corsi triennali post laurea, ma si tratta ovviamente di tamponare emergenze che chiaramente non si possono prevedere, visto che il servizio è soprattutto ad accettazione individuale e non è certo che gli interessati scelgano questo o quel Comune».