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Il caso

Baby gang, Vignola ora si schiera: «Un patto per fermare la violenza»

di Mattia Vernelli
Baby gang, Vignola ora si schiera: «Un patto per fermare la violenza»

Una seduta del consiglio comunale dedicata al problema dei giovani

27 giugno 2024
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VIGNOLA. Si è tenuto a martedì sera il Consiglio comunale in seduta aperta sul tema delle baby gang e della sicurezza cittadina. Sono state le forze di opposizione a richiedere la seduta aperta, in una sala consigliere gremita di pubblico, dopo gli episodi di violenza verificati negli ultimi mesi a Vignola. Dal consiglio comunale, è stato elaborato un documento firmato dalle forze di maggioranza che sostiene la Giunta Muratori, con «proposte concrete per prevenire e contrastare i fenomeni di devianza e supportare i giovani in cerca di sostegno».

Il “patto” anti violenza

I punti principali sono il rafforzamento del raccordo tra la rete di servizi sul territorio orientati ai giovani e alle famiglie, il coinvolgimento di tutte le forze politiche e tutti i portatori di interesse in tavoli di lavoro dedicati ai giovani e al loro protagonismo, sviluppare e sostenere percorsi per la prevenzione e il contrasto al disagio giovanile, ma anche incrementare lo sforzo per giungere alla realizzazione di una nuova caserma dei carabinieri nell’ambito del polo della sicurezza e accelerare le procedure per l’apertura del presidio di Polizia locale in centro storico.

Il centrosinistra
«Proposte concrete e lungimiranti, che si pongono in continuità con le politiche già attuate nel corso degli anni dall’Unione Terre di Castelli – afferma il consigliere Giacomo Tacconi del Pd –. Anche nella nostra città, comune capo distretto e sede di importanti scuole di secondo grado, il fenomeno della microcriminalità giovanile rappresenta un problema serio e molto sentito. Fin dall’insediamento di questa Giunta si è lavorato per ricostruire una rete (scuole, welfare, associazioni di volontariato sociale, educativa di strada, Ausl, forze dell’ordine..) e si sono messe in campo una serie di azioni e proposte per poter rispondere ai bisogni delle fasce di popolazione giovanile: proposte non calate dall’alto, ma condivise con loro, offrendo spazi di aggregazione e di dialogo attraverso le agenzie educative presenti sul territorio, siano esse formali o informali. Ovviamente nessuno ha una ricetta facile a portata di mano, ma come maggioranza crediamo fortemente in un “patto educativo di comunità” che veda tutti coinvolti».

Il centrodestra
Anche Angelo Pasini, consigliere di Vignola per Tutti, commenta il Consiglio comunale: «Sala gremita di persone e molti interventi afferenti l’evolversi, per frequenza e gravità, di reati che non possono essere ancora derubricati a microcriminalità. Il messaggio che abbiamo voluto lanciare è andato a segno. La scuola e i servizi socio sanitari, insieme alla polizia locale e alle forze dell'ordine, dimostrano di essere parte di una struttura burocratica attenta ai propri compiti istituzionali. Rimane sullo sfondo la difficoltà di superamento di determinati concetti ideologici, comunque emersi dagli interventi dei consiglieri di maggioranza e della giunta, tendenti alla normalizzazione di un problema sociale in rapida espansione ovunque. Ci sono soggetti, adolescenti e giovani, al di fuori del sistema istituzionale comprendente i servizi e la scuola, e perciò si devono attuare e ricalibrare le attività di controllo del territorio, e di correzione rispetto al superamento dei limiti comportamentali di soggetti già propensi a delinquere».