Gazzetta di Modena

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L'iniziativa

Le docenti in pensione che in giardino insegnano l’italiano ai ragazzi stranieri

di Ginevramaria Bianchi
Le docenti in pensione che in giardino insegnano l’italiano ai ragazzi stranieri

Le lezioni sono calibrate in base al livello di conoscenza: alla fine si riceve un attestato

30 giugno 2024
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Un giardino in cui viene coltivato tanto verde e tanta cultura; una realtà in cui solidarietà e inclusione costruiscono una comunità per un cammino di accoglienza dove nessuno è ultimo, una cornice in cui ha preso avvio il lavoro sulla lingua italiana promosso da volontari pensionati che un tempo insegnavano tra i banchi di scuola. Per le persone con diversi background geoculturali che vivono in Italia, l’apprendimento dell’italiano costituisce un passaggio essenziale per l’inserimento nel tessuto sociale e al tempo stesso fondamentale per la costruzione comune di una società interculturale impegnata a riconoscere le istanze di tutti, ed è per questo che la cooperativa l’Angolo ha aperto alla cittadinanza l’ennesima strada che va all’insegna dell’inclusione e dell’amore per il prossimo.

Si tratta del giardino di Enrica Devoto, una carpigiana che ha adibito l’area verde della sua proprietà ad aula scolastica per ragazzi stranieri.

La storia

«Tutto è cominciato ormai due anni fa – comincia a raccontare Simona Palmonari referente per dei corsi di italiano per la cooperativa l'Angolo – Cercavo qualcuno che potesse valorizzare questa mia idea di creare dei corsi di lingua per l’inserimento degli stranieri, ma che fossero disposti a farlo gratuitamente, perché la cooperativa non poteva permettersi di assumere personale. Ho iniziato così a cercare dei volontari e ho trovato Marilè, che per conto proprio impartiva già lezioni di italiano in una scuola da lei gestita. Qui, aveva raggruppato tanti ex insegnanti e professionisti che avevano voglia di continuare a insegnare. Passavano quattro o cinque ore a settimana a spiegare l’italiano di base gratuitamente a ragazzi stranieri. Ho trovato illuminante questo sistema, e ho deciso di adottarlo».

Così, la cooperativa l’Angolo è riuscita a ricavare inizialmente una e poi una seconda aula di formazione dove i volontari si cimentano nelle lezioni di lingua, che sono tutte differenti in base al livello da cui gli alunni partono.

«Alcuni sono già bravi, altri partono da zero – prosegue – Noi accogliamo tutti, indistintamente, differenziando i loro compiti e le spiegazioni in base alle loro lacune. Abbiamo diverse sedi. Quella principale è in via delle Costellazioni a Modena, ma ne abbiamo anche una a Carpi, in via Karl Marx. Durante questi caldi mesi estivi sue nostre volontarie hanno richiesto la possibilità di fare le lezioni a casa di una di loro, a causa del caldo. L’idea ci è sembrata carina, e così il suo giardino è diventato una vera e propria scuola».

Alla fine del percorso i ragazzi stranieri ottengono un attestato: «Questi ragazzi ci hanno dato soddisfazioni impressionanti – riprende Palmonari – Per noi essere i loro educatori è stata una vera e propria missione, che non ha fatto altro che darci grandi soddisfazioni».