Gazzetta di Modena

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Appennino Green
La nostra iniziativa per l'estate

Appennino Green: idee di futuro in 61 puntate sulla Gazzetta

di Alice Benatti
Appennino Green: idee di futuro in 61 puntate sulla Gazzetta

Fino al 31 agosto racconteremo la montagna: luoghi, buone pratiche, progetti sostenibili

01 luglio 2024
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Sono sempre di più i modenesi che, con l’arrivo dell’estate, appena possono fuggono nel verde alla ricerca di aria più pulita e di uno “sfondo” alle proprie giornate diverso dal monitor del proprio computer.
A volte fino sulle cime spettacolari del nostro Appennino, con lo smartphone in vacanza in tasche e marsupi. Lo fanno con amici o in compagnia della famiglia, a volte persino da soli, magari in sella a una mountain bike.
Dopo lavoro o più di frequente nel weekend, approfittando della pausa dalla routine lavorativa. E sempre più spesso si rendono conto che non solo da soli: ci sono i turisti, accanto a loro. Soprattutto in questa stagione.

IN APPENNINO
Certo il Cimone, la vetta simbolo, non perde il suo fascino (e continua a richiamare persone) ma sono tanti i luoghi meno conosciuti diventati meta di un tipo di turismo che, per favorire lo sviluppo sostenibile della nostra montagna, dovrà diventare sempre più gentile. È stato chiamato proprio “kind tourism” (turismo gentile, appunto) perché porta i viaggiatori a lasciare il luogo che visitano migliore di come lo hanno trovato.
Nel nostro caso, rendendo l’Appennino più verde di quanto sia oggi. Ed eccoci arrivati all’obiettivo che il nostro giornale si è dato lanciando Appennino Green, quattro pagine al giorno tutti i giorni, da oggi e fino al 31 agosto, interamente dedicate alla nostra montagna: contribuire a rendere l’Appennino più sostenibile, facendo la nostra parte per proteggerlo, attraverso una corretta informazione, dagli effetti del cambiamento climatico, dell’incuria e dell’inciviltà.

GREEN
Green oggi è valore del territorio, rispetto della natura, volontà di promuovere la montagna a tutti i livelli.Green oggi è certamente anche una esigenza, una necessità per un territorio che ha bisogno di mostrare tutta la sua bellezza, tutto il suo potenziale. E perché, appunto, non farlo in uno dei periodi più splendidi che la natura offre al nostro Appennino, quello dell’estate, verde e fresca, che la nostra montagna può offrire?Lo faremo raccontando buone pratiche, dalla raccolta dei rifiuti all’uso consapevole dell’acqua, esperienze imprenditoriali di chi ha scommesso con coraggio sul territorio montano, progetti per la salvaguardia ambientale, a difesa del suolo e di messa in sicurezza degli abitati.

VISIBILITA'
Daremo visibilità a studi e proposte di contrasto allo spopolamento, a idee per la fruizione del patrimonio culturale, artistico e ambientale dei nostri Comuni montani e per valorizzazione del territorio in chiave turistica.
Vi presenteremo luoghi che vale la pena scoprire, proponendovi attività all’aria aperta, percorsi a piedi o in bicicletta, sport da sperimentare dato che la montagna...non è solo sci.
Rifletteremo sullo spopolamento, sugli sviluppi della connettività negli abitati e sulle esigenze di digitalizzazione come fattore di sviluppo e di attrazione di aziende così come di nomadi digitali. Lo faremo con la collaborazione di partner e attraverso le voci di chi in montagna ci lavora e ci vive nonostante le difficoltà, dall’accesso alla salute (a partire dalla carenza di medici di base) fino alla scarsità di opportunità di formazione, lavoro e servizi. Perché non è solo una questione di asili nido – diventati gratuiti nei territori montani di tutta l’Emilia-Romagna, sono pochi e si parla ancora di pluriclassi che uniscono bambini di età differenti a causa della scarsità di iscritti –, considerando che a mancare all’appello sono anche cinema e locali per il divertimento dei ragazzi, che non sarebbero più costretti a dover “migrare” in pianura nei fine settimana.

Insomma: racconteremo l’Appennino nella speranza di contribuire allo sviluppo di questo territorio. l