Gazzetta di Modena

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Il caso

Modena, famiglia perseguitata dai vicini di casa: «La nostra vita come un incubo»

di Edda Ansaloni
Modena, famiglia perseguitata dai vicini di casa: «La nostra vita come un incubo»

Una donna racconta: «Ci filmano e ci provocano in ogni momento»

30 giugno 2024
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MODENA Negli ultimi tempi stiamo assistendo ad un escalation di violenza perpetrata in diversi ambiti (famigliari, lavorativi, di vicinato ecc). Ci auguriamo che la vicenda che raccontiamo oggi rimanga nella sfera delle liti tra vicini di casa. È la storia di una donna che ci ha raccontato come i vicini le stiano impedendo di vivere una vita serena.

IL RACCONTO
«La vicenda inizia a fine estate 2019-spiega-Con i vicini io e mio marito non abbiamo mai avuto rapporti significativi, al massimo i saluti quando ci si incrociava, poi il mio vicino ha iniziato a scattarmi fotografie e a riprendermi con il cellulare ogni volta che io mi trovavo davanti al nostro cancello per pulire. Gli ho chiesto più volte di smetterla, ma lui ha continuato affermando che alcune foglie andavano a finire in direzione del suo cancello e che voleva documentare questo fatto. Anche mio marito lo ha ripetutamente pregato di smetterla di riprendermi, ma senza alcun risultato. Sono anzi iniziate altre molestie da parte sua, offese molto pesanti, appostamenti serali e notturni con frasi stupide, naturalmente sempre soltanto quando ero sola. In presenza di mio marito (o quando sentiva che avevo ospiti) lui scompariva. Nell’agosto 2020 lui e sua moglie hanno addirittura bloccato lo stradello con una delle loro auto per impedirci di passare, asserendo che le foglie provenienti dal nostro giardino avevano intasato il filtro della loro piscina. Naturalmente io e mio marito abbiamo denunciato questo grave fatto e, dopo tre mesi, i vicini hanno sporto a loro volta una denuncia, solo nei miei confronti, con una serie di incredibili calunnie.

GRAVE PROBLEMA
«Dopodiché non si sono più fermati e hanno continuato con gravi ingiurie nei miei confronti, molestie di ogni genere ( il loro pattume gettato più volte sopra l’aiuola di fiori accanto al nostro cancello, fatto ben ripreso dalla nostra telecamera ) e altre denunce basate in buona parte su menzogne loro e di amici o parenti. La cosa peggiore è che hanno montato una serie di telecamere munite di microfono grazie alle quali noi siamo praticamente sorvegliati 24 ore su 24.

TIMORE
Questo ha provocato in noi, in me soprattutto che trascorro più tempo a casa e in giardino, uno stato perenne di ansia, nervosismo, malessere fisico e psichico che ha modificato le nostre abitudini di vita e di chi viene a trovarci, e mi ha costretta a farmi aiutare da uno specialista che ha dovuto prescrivermi farmaci specifici, per potere sopportare questo stato di cose. Io e mio marito abbiamo cercato di porre fine a questa vicenda, anche in presenza dei reciproci avvocati, proponendo un accordo ragionevole per tutti, che però non è stato accettato. Non vedo l’ora di poter andare davanti ad un giudice a raccontare come si sono svolti realmente i fatti».