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La Festa del Pd di Modena torna all’Ippodromo e si allarga con nuovi ristoranti

Luca Gardinale
La Festa del Pd di Modena torna all’Ippodromo e si allarga con nuovi ristoranti

Via libera alla seconda edizione del “post Ponte Alto”: si parte a fine agosto

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MODENA. La questione centrale, come ripete sempre il “grande vecchio” della Festa Eudes Canali, è che «da una parte c’è il partito, dall’altra c’è il partito della festa». Di conseguenza, se da una parte il Pd modenese, nonostante l’infilata di vittorie alle amministrative, attraversa un periodo di grandi turbolenze - area Schlein sul piede di guerra, segretari che si devono dimettere, insoddisfazione per i pochi assessori in giunta in città... - dall’altra la Festa dell’Unità deve andare avanti, e questo è già il momento di iniziare a organizzare, anzi.

La festa
Di conseguenza, tra una riunione politica e l’altra, in questi giorni il Pd provinciale ha affrontato anche il tema Festa, la seconda dopo l’addio a Ponte Alto. E i punti fermi per l’edizione 2024 sono sostanzialmente tre: il primo, semplicemente, è che nonostante i tanti cambiamenti che stanno vivendo i dem, a partire dall’imminente addio del segretario provinciale Roberto Solomita - appena nominato capo di Gabinetto del sindaco Mezzetti - la Festa si farà, e quindi bisogna rimboccarsi le maniche. Il secondo punto fermo è che, dopo il mezzo miracolo del 2023, quando dopo aver perso la storica location della kermesse il partito è riuscito a rimetterla in piedi all’Ippodromo, il luogo è confermato, e dunque anche l’edizione 2024 si terrà nella struttura di via Ragazzi del ’99, in zona Contrada.

Nuovi ristoranti
Il terzo punto fermo è che, visto che la Festa “sperimentale” dell’anno scorso è andata anche meglio delle aspettative, quest’anno si punta a fare qualcosa in più.
Il che significa, per prima cosa, che il numero dei ristoranti, che l’anno scorso erano solo quattro, aumenterà, con l’obiettivo di ampliare l’offerta e avvicinarla almeno in parte a quella di Ponte Alto, dove i ristoranti erano più di dieci. Più ristoranti vuol dire anche più volontari, perché a crescere sarà anche il numero di persone che saranno impegnate durante il periodo della festa provinciale, che come di consueto partirà l’ultima settimana di agosto per chiudersi dopo la metà di settembre.