“Scampagnata al lavandeto” con la Ristobottega Scorcioni a Serramazzoni
L’appuntamento è per giovedì 11 luglio: apericena tra i filari di lavanda con i prodotti dello storico spaccio
SERRAMAZZONI. Giovedì 11 luglio a Serramazzoni partirà l’iniziativa “Scampagnata al lavandeto”, organizzata dalla Ristobottega Scorcioni: con i panieri ricolmi di prodotti dello spaccio, i partecipanti potranno godersi un’apericena seduti comodamente tra i filari di lavanda. L’evento si ripeterà nel corso di più appuntamenti per tutta l’estate.
«Oltre a questo progetto, noi della bottega Scorcioni continuiamo con le serate a tema, con vari menù di degustazione: da quello dedicato ai prodotti a chilometro zero, un’occasione per conoscere il cibo dell’Appennino, alla serata quiz».
La storia
È la proprietaria Gloria Scorcioni a parlare. Per quanto riguarda i percorsi immersi nella natura, Scorcioni mette a disposizione un punto di ricaricamento per e-bike, oltre che di ristoro per i ciclisti. Le collaborazioni con agenzie e tour operator, assieme alle iniziative di cicloturismo, sono un segnale di speranza per la ripartenza estiva di Serramazzoni.
Alessandro Venturelli, responsabile della sede Lapam Confartigianato, aggiunge: «Serramazzoni è la porta di ingresso principale per l’Appennino: è raggiungibile in poco tempo dalla pianura e questo genera sicuramente un buon flusso di visitatori. È un comune dinamico e in cui è possibile spaziare tra diverse attività, dalle escursioni alla cultura passando, ovviamente, per l’enogastronomia. Come associazione vogliamo promuovere un turismo slow e sostenibile, che permetta di vivere appieno tutte le opportunità che offre il territorio».
Una tradizione di famiglia
Gli Scorcioni sono commercianti da quattro generazioni e la figlia Gloria è l’ultima tessera di questo mosaico famigliare.
«Tutto è nato dal mio bisnonno Arnaldo Scorcioni – riprende Gloria -: fra gli anni’20 e’30 commerciava animali da carne, sia suini che ovini, portandoli fino alle macellerie o ai mercati contadini in pianura».
Arnaldo Scorcioni veniva accompagnato dal figlio Enrico, che ha seguito le sue orme e ha portato avanti il mestiere fino alla fine della guerra. «Nel dopoguerra, vista la situazione di crisi e fame, la mia famiglia si è trasferita in Venezuela. I miei nonni sono stati lì dieci anni e hanno aperto varie attività commerciali».
Tornati con qualche soldo in più, i parenti di Gloria hanno aperto la prima macelleria di famiglia, mentre lo zio Tiziano, proprio accanto al negozio dei genitori, ha inaugurato quella bottega che continua la sua attività ancora oggi. «Il mio papà, Claudio, avviò il primo vero e proprio supermercato di Serramazzoni, con tutti i generi alimentari; poi è subentrata mia madre Lella, che ha introdotto i prodotti fatti a mano che ancora oggi sono la nostra punta di diamante».
Eccellenze
Oggi macelleria e bottega sono unite ed è possibile acquistare pasta fatta in casa, torte e altri manicaretti. Il fiore all’occhiello dell’attività sono i tortellini e i tortelloni, questi ultimi realizzati non solo con ripieno classico, ma anche al radicchio, al nero di seppia e salmone, o ancora, per un gusto delicato, alla rosa gallica; la lista prosegue con cannelloni, rosette, pasta al torchio, tagliatelle, ma anche pizza, focacce e pane alla patata. La storia imprenditoriale degli Scorcioni continua: «Al mio fianco ho tutta la famiglia: oggi la cucina la gestisce mio marito Thomas – conclude Gloria -, mia sorella Giulia invece è socia dell’attività. Abbiamo unito le forze».