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Modena, ennesimo accoltellamento al Novi Sad. L’allarme dei commercianti: «Temiamo che possa andare peggio»

Gabriele Farina
Modena, ennesimo accoltellamento al Novi Sad. L’allarme dei commercianti: «Temiamo che possa andare peggio»

Chi lavora presso il parco chiede azioni dopo l’accoltellamento di martedì sera

10 luglio 2024
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Modena. «Al Novi Sad ne vediamo di tutti i colori». L’accoltellamento di un senzatetto che vive sulle tribune del parco non stupisce chi lavora a due passi dallo stadio Braglia.

I timori

La memoria torna al 31 marzo 2023 e al ragazzo di sedici anni accoltellato a morte dopo una rissa. Verso le 21.30 di martedì il ferimento di un italiano di oltre trent’anni, scoperto dall’Esercito, su cui sta indagando la Polizia di Stato.

«Ho sentito le urla, ma non mi sono avvicinato», dice Nico Giannini, titolare del bar Novi Park. L’attività è chiusa per protesta da sabato. Giannini riordina gli spazi e mostra ai potenziali clienti la scritta che ha posto davanti all’ingresso: “A Modena meglio criminali dei locali”. «L’anno scorso ho visto accoltellare il ragazzo che è morto e ho chiamato i carabinieri – spiega Giannini – Sono situazioni di cui il Comune dovrebbe interessarsi». L’esercente è amareggiato e chiede ad alta voce risposte dopo le promesse della campagna elettorale. «Mi sento in prima linea – osserva – Il modenese medio ha paura di entrare al Novi Sad. Eppure, se ci sono persone, la brutta gente si defila». Si torna dunque alla richiesta di maggiore sicurezza. «Non mi fanno lavorare e non mi aiutano – aggiunge – La situazione è delicata, ma non se ne interessano. In campagna elettorale hanno detto di voler rivalutare determinate zone, ma concretamente stanno facendo poco e mi dispiace. Domenica mattina hanno rapinato una ragazza, mercoledì c’è stato l’accoltellamento. Succederà qualcosa di peggio, se non interverranno».

Il giudizio è negativo. «L’amministrazione comunale passata se n’è fregata del problema – conclude – Quella nuova, se vuole intervenire, deve dare la possibilità alla gente di lavorare».

Davanti alla facoltà di Economia si fa vedere una pattuglia dell’Esercito. Controlla l’area prima di spostarsi in un’altra zona di Modena.

“Troppo pericoloso”

Sulle tribune dove vive il senzatetto accoltellato si trova un giovane italiano. Si sta concedendo qualche ora di riparo dal solleone e non conosce l’accoltellato.

«Tra accoltellamenti e botte è un continuo – sbuffa Gianni Barchi dal club La Pioppa – Al Novi Sad litigano tra bande differenti e persone di etnie diverse: ne succedono di ogni tipo». Barchi pone lo sguardo sulla telecamera sopra il club, storico ritrovo dei tifosi del Modena, temendo per l’incolumità dei soci. «Ogni tanto pensiamo che possano entrare – evidenzia Barchi – Per fortuna spesso passano gli agenti della Polizia locale e quindi forse i malintenzionati stanno un po’ attenti. È un grosso problema». Un problema che rischia d’influire sulle attività organizzate dalla Ciclofficina Popolare, che si trova sotto le tribune, di fronte al club. «Le persone ci dicono: “Siete aperti alla sera? Il Novi Sad è troppo pericoloso” – spiega Riccardo Tavernari, socio della Ciclofficina – A noi e ai nostri soci non è mai successo niente». Per Tavernari il Novi Sad «non è diventato un posto schifoso dove è pericoloso transitare», concedendo che «magari ti fischiano per proporti del fumo, ma non ti corrono dietro con il coltello».