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L’iniziativa

Modena, salve 59 donne che si prostituivano: «Il progetto le ha tolte dalla strada»

di Ginevramaria Bianchi
Modena, salve 59 donne che si prostituivano: «Il progetto le ha tolte dalla strada»

“Oltre la Strada”: «Le nostre azioni mirate contro lo sfruttamento»

10 luglio 2024
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“Prostituta” è una parola esclusivamente femminile, che non ha un corrispondente specifico al maschile, e che quasi si ha paura di pronunciare. Letteralmente significa “essere messa in mostra”, e indica la situazione di una persona - in genere schiava - che non si prostituisce per sua volontà, ma che viene “posta avanti” da un suo padrone, come fosse merce di scambio.

E se quello delle sex workers fosse sempre un’attività che proviene sempre da una volontà propria, autonoma, e non condizionata, nel nostro territorio i numeri non sarebbero così importanti. Nel biennio che va da ottobre 2022 fino a febbraio 2024 il servizio “Oltre la Strada” ha offerto sostegno a 59 persone richiedenti aiuto, attivando programmi di protezione sociale mirati a favorire le vittime di tratta e sfruttamento. Questi interventi hanno fornito un rifugio sicuro e una via di fuga da situazioni di grave pericolo, contribuendo al recupero e alla reintegrazione sociale delle persone coinvolte.

Parallelamente, il progetto “InVisibile” - recentemente avviato per affrontare la questione della prostituzione indoor - ha realizzato sotto richiesta di coloro che richiedevano assistenza 20 colloqui formativi di supporto, e ha organizzato 27 accompagnamenti sanitari e sociali.

«Impegno costante»

«Questi numeri sottolineano l'importanza di un approccio integrato che combina supporto emotivo e pratico, offrendo assistenza diretta a chi ne ha più bisogno – commenta Roberta Pinelli, assessora alle politiche sociali nello scorso mandato – In totale in un biennio a Modena sono state completate circa un centinaio di commissioni tra vari progetti e iniziative, evidenziando un impegno costante e mirato da parte delle autorità locali e delle organizzazioni coinvolte. Tuttavia, è fondamentale riconoscere che questi dati rappresentano solo una frazione minuscola del fenomeno complessivo. La tratta e lo sfruttamento rimangono infatti problemi diffusi e complessi, che richiedono una continua attenzione e interventi su larga scala. Durante lo scorso mandato ho insistito molto su questa tematica, tant’è che all'epoca ho dato il via agli studi della ricercatrice Calzolari con tanta passione. Spero che questa causa possa continuare a essere prioritaria anche per la nuova giunta».

«Tutelare i diritti»

Modena dunque si distingue per il suo approccio proattivo e per la capacità di mettere in campo risorse e strategie efficaci, ma la lotta contro la tratta e lo sfruttamento delle persone è lontana dall'essere conclusa. «L'amministrazione comunale da tempo è impegnata ad appoggiare al meglio il progetto regionale “Oltre la strada”, e anche il progetto InVisibile - conferma il sindaco Massimo Mezzetti - Ci sarà grande impegno da parte nostra nel tutelare tutti i diritti sociali ma, in questo caso in particolare, quelli delle donne».

«Ogni dato raccolto, ogni persona aiutata, rappresenta un passo avanti verso una società più giusta e sicura - riprende Pinelli - Ma non possono ancora esserci progressi se continuiamo a vivere in una società che condanna le prostitute perché tali, e che non riesce, una volta che queste vengono aiutate e reinserite nella società, a guardarle e relazionarcisi senza occhi pieni di pregiudizi. C’è bisogno di maggiore sensibilità - conclude - Da parte di tutti».

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