Manifesti filorussi anche a Modena, interviene il sindaco: «No alla propaganda pro Putin»
Mezzetti: «Vogliono truffare i cittadini, fanno disinformazione»
MODENA Due braccia che si stringono la mano in segno di pace, la prima con i colori dell’Italia e l’altra con quelli della bandiera russa. In alto uno slogan proprio in lingua russo, tradotto anche in italiano: «Il popolo italiano non è mio nemico», recità così. In basso, infine, un’altra frase: «Donetsk chiama... Modena risponde».
I MANIFESTI
Sono arrivati anche nella nostra città, scatenando la polemica tra i cittadini ma anche nella politica, i manifesti filorussi apparsi prima nel Veneto e in altri comuni dell’Emilia-Romagna, come ad esempio Carpi. Sulla questione è immediatamente intervenuto il sindaco di Modena, Massimo Mezzetti. Il nuovo primo cittadino non ha usato di certo mezzi termini e ha attaccato questi manifesti che lui ritiene un pericolo per i cittadini modenesi: «Anche nella nostra città, come sta avvenendo in altri centri dell’Emilia e prima ancora a Verona, sono comparsi grandi manifesti senza dubbio di propaganda filorussa. Rappresentano un tentativo di truffare l'opinione pubblica perché veicolano un messaggio apparentemente pacifista ma che, al contrario, giustifica l'occupazione di alcuni territori ucraini. Modena non merita questo tipo di iniziative che disinformano e non aiutano nella comprensione di quello che sta accadendo».
IL SINDACO
Mezzetti ricorda come l’amministrazione comunale abbia sempre preso le difese dell’Ucraina: «La settimana scorsa ho partecipato al presidio indetto dalla comunità ucraina dopo il bombardamento dell’ospedale pediatrico a Kiev. Per gli stessi motivi per cui ero in piazza pochi giorni fa, per sostenere la popolazione ucraina aggredita, se Donetsk chiama io rispondo picche e condanno con fermezza la disinformazione di questa affissione avvenuta nella nostra città».
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