Più negozi e attività per Vignola: «Ecco un bando per nuove aperture»
Pesci, assessore al Commercio: «Il Comune va alla ricerca di fondi regionali. Così si potrà creare un’area con forte presenza di piccoli esercizi commerciali»
VIGNOLA. Un nuovo Hub urbano - un’area della città - per valorizzare e tutelare i cosiddetti “negozi di vicinato”: ai blocchi di partenza per conquistare il bando, l’amministrazione di Vignola è presente in prima linea. Si tratta appunto dell’ultimo bando indetto dalla Regione Emilia-Romagna, che assegnerà un contributo di 25mila euro per la realizzazione di un primo studio di fattibilità. In programma per la città, nell’eventualità del cofinanziamento, un nuovo Hub riservato agli esercizi commerciali cittadini: è così che i negozi di vicinato verrebbero sostenuti e tutelati dall’Amministrazione e attraverso una partnership tra il settore pubblico e il privato. Dai piccoli negozi che tutti conosciamo, fino ai pubblici esercizi: bar, ristoranti, centri estetici, studi privati. A Vignola l’economia urbana diventa una priorità: mentre si attendono risposte per il bando, previste per la fine dell’autunno, Niccolò Pesci, assessore alle Attività Produttive e Commercio, spiega il perché.
Pesci, a chi facciamo riferimento quando parliamo di “negozi del vicinato”? Chi sarebbero i protagonisti del nuovo Hub?
«Parliamo di tutti gli esercizi commerciali con una taglia inferiore ai 250 metri quadrati di superficie di vendita: esercizi commerciali, negozi, bar, ristoranti. Un target ad oggi fortemente in crisi per motivi che vanno oltre il territorio vignolese. I cosiddetti negozi di vicinato sono una risorsa indispensabile per la valorizzazione della città: dove questi si spengono, la città si degrada. Per questo è fondamentale che l’Amministrazione si schieri al loro fianco».
Quali sono i vantaggi, diretti e indiretti, che derivano dal piccolo commercio? Chi ne trae beneficio?
«Innanzitutto il primo a beneficiarne è proprio il territorio: oltre a essere costantemente presidiato in presenza di attività, l’apertura di nuovi negozi favorisce un circolo virtuoso di riqualificazione. E, oltre a questo servizio “indiretto”, il cittadino è avvantaggiato sotto diversi punti di vista: dalla qualità del servizio, al rapporto con il commerciante, spesso più diretto, fino al consolidamento di un vero e proprio legame di comunità. Lo vediamo in tante occasioni, lo vediamo durante i “Venerdì di luglio”: le strade si riempiono, tutti siamo più sicuri e più legati l’un l’altro e alla città. Lo stesso accade in presenza dei negozi di quartiere».
È prevista a breve l’apertura di un nuovo supermercato: quali sono, in rapporto, i benefici e gli svantaggi delle grandi distribuzioni e del piccolo commercio?
«Le grandi catene di distribuzione, come nel caso del nuovo Aldi, hanno il grande vantaggio di andare incontro ai consumatori: sia dal punto di vista economico che del tempo a disposizione. Capisco che, soprattutto dai piccoli commercianti vengano visti con cattivo occhio, ma i motivi di crisi del piccolo commercio vanno ben oltre. Vignola sta subendo moltissimo, per esempio, la vicinanza del centro commerciale Gran Reno: poter sviluppare alcune grandi catene di distribuzione pur sostenendo i piccoli esercizi, è la soluzione migliore. Insomma, l’obiettivo è quello di trovare un equilibrio tra le due parti, senza demonizzare».
Parliamo di un commercio urbano che, nel tempo, ha acquisito rilevanza anche al di fuori del territorio vignolese: in che modo ciò potrebbe andare a sostegno di un eventuale Hub urbano?
«Dal punto di vista commerciale, Vignola ha un’identità forte, e di questo abbiamo tanti riscontri. Molti vengono qui per acquistare, perché conoscono i venditori o i loro prodotti: abbiamo tanti negozi di valore che continuano a crescere e resistono brillantemente anche ai problemi. Certo, in alcuni punti che prima erano “vivi” ora vediamo le serrande abbassate. Ma se l’Amministrazione si mette al fianco di chi ha voglia di fare il passo, di chi si impegna per la propria attività, sono convinto che qualche nuova realtà può tornare a nascere».l