Roccamalatina, tra il verde dei Sassi storia e futuro con la “Santina”
Tre generazioni di donne instancabili portano avanti un progetto locale e tradizionale che oggi guarda a impatto zero e lotta allo spreco
GUIGLIA. All’interno di quello che lei stessa definisce un “piccolo Paradiso”, immersa nel verde dei Sassi di Roccamalatina, Giulia Biagioni gestisce assieme alla madre l’Albergo ristorante "Santina", la cui storia è iniziata nel 1958.
«Mi definisco come “la nuova” – spiega Giulia – visto che io sono la terza generazione. Fondata da mia nonna, come piccolo affitta camere, trasformandola poi in ristorante e successivamente in albergo ristorante. A mia nonna è subentrata mia madre e ora tocca a me. Diciamo che è un po’ un “matriarcato”: è iniziata con una donna e proseguirà con delle donne, visto che io ho due figlie».
L’attività principale dell’impresa, associata Lapam Confartigianato, si concentra sul ristorante. «Facciamo una cucina che definiamo “di casa” – continua la titolare – il complimento più bello che ci possono fare è quando ci dicono che si sono sentiti come a casa propria. Facciamo tutto a mano, dalla farina arriva alla tavola direttamente e questo vale per crescentine, borlenghi, pasta».
Nata oltre 65 anni fa, la struttura nel corso del tempo ha subito trasformazioni e ora, sotto la guida di Giulia, punta forte sulle energie rinnovabili, sull’impatto zero e sulla lotta agli sprechi. Un indirizzo chiaro dedicato alla sostenibilità in considerazione del fatto che il futuro si muove in questa direzione e chi la sa interpretare in modo virtuoso, come in questo caso, non può che trarne beneficio per se stesso e per gli altri: «Abbiamo riqualificato una parte dell’edificio nel 2003, mettendo il riscaldamento a pavimento e una veranda in legno – precisa Giulia – e adesso abbiamo avviato le pratiche per l’installazione dei pannelli fotovoltaici che ci siamo completamente autofinanziati. Siamo molto sensibili al tema della sostenibilità ed è per questo motivo che abbiamo deciso di investire nelle rinnovabili. Vogliamo ridurre il più possibile il nostro impatto ambientale e, soprattutto, abbiamo l’ambizione di produrre l’energia che serve per il nostro fabbisogno, un autoconsumo per ridurre le spese e l’impatto che abbiamo». Ma l’obiettivo è essere ancora e sempre più attenti all’ambiente.
«Nel futuro vogliamo sfruttare le rinnovabili anche per produrre l’acqua calda – aggiunge la titolare dell’Albergo Ristorante “Santina” –. Inoltre siamo già attenti a combattere gli sprechi: utilizziamo prodotti locali a km0 e riutilizziamo tutto ciò che possiamo riutilizzare, non solo noi ma anche verso i clienti, servendo ad esempio pane e crescentine in sacchetti che poi gli avventori possono portare a casa senza sprecare nulla».
Questo per aiutare a preservare uno dei borghi più belli dell’Appennino. «Godiamo del verde e di spazi ancora incontaminati. Essendo piccolo non nego che ci siano difficoltà anche a livello lavorativo, magari ci sono giorni in cui non lavori. Però è un posto magico».
Considerazioni condivise anche dal responsabile della sede Lapam Confartigianato di Guiglia Luciano Parini, che afferma: «Tra storia e cultura Guiglia è un territorio che ha potenziale e può richiamare tutte le fasce d'età. Escursioni nei boschi, a piedi o in bicicletta, e una visita nel cuore della cittadina, nel comune si possono svolgere diverse attività. Il Castello rappresenta una delle attrazioni principali, così come il Parco dei Sassi di Roccamalatina. Senza dimenticare le opportunità culinarie e i tour enogastronomici. Come associazione ci teniamo particolarmente a promuovere le attività nelle comunità locali, soprattutto nei piccoli comuni che rappresentano dei borghi suggestivi e raccolgono al loro interno tutte le tipicità che sanno rendere unici ed eccellenti dei territori».