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L'allarme

Carpi, si finge volontario della Croce Rossa. Anziana truffata davanti all’ospedale

di Gabriele Canovi
Carpi, si finge volontario della Croce Rossa. Anziana truffata davanti all’ospedale

La 78enne convinta a fare una donazione. L’associazione: «Non operiamo così»

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CARPI. La tecnica non è nuova e per attuarla “basta” una divisa che ricordi quella dei volontari della Croce Rossa. Poi si sceglie la vittima, solitamente anziana, e le si chiede di fare una donazione all’associazione. In cambio, offrono pure un kit di primo soccorso alla modica cifra di venti o anche trenta euro.

È stata truffata così, giovedì mattina davanti ai poliambulatori dell’ospedale Ramazzini di Carpi, una signora 78enne. «Mia madre si era recata in ospedale per effettuare alcuni esami – racconta il figlio – All’uscita, nel parcheggio, è stata raggiunta da un uomo che con fare gentile: si è presentato come volontario della Croce Rossa di Carpi e le ha chiesto cosa ne pensasse del servizio di ambulanza e del personale che svolge il lavoro. Pochi istanti dopo ha chiesto a mia madre un offerta di minimo dieci euro che poi sono diventati venti. Mia madre ha accettato ricevendo in cambio un kit di primo soccorso».

L'intervento

Sull’episodio – non è l’unico che si è verificato negli ultimi giorni – è intervenuto anche il presidente del comitato di Carpi della Croce Rossa Italiana, Fabrizio Fantini: «Da segnalazioni apparse anche sui social, siamo venuti a conoscenza di episodi di furto a danno di anziani e di pazienti delle strutture sanitarie della nostra città, ad opera di truffatori che indossano la divisa di Croce Rossa Italiana, fingendosi volontari e chiedendo una donazione. Condanniamo fortemente questo estremo atto di inciviltà e ci dissociamo completamente da chi viola il nostro emblema e compie questi gesti. Questa non è la modalità con cui la nostra associazione opera e faremo le opportune verifiche in merito. Qualora vi fossero ulteriori segnalazioni o chiunque entrasse in contatto con questo genere di episodi, vi chiediamo di segnalarlo alle autorità competenti».