Gazzetta di Modena

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L’intervista

«Serramazzoni sta rinascendo grazie all’aiuto di tutti»

Daniele Montanari
«Serramazzoni sta rinascendo grazie all’aiuto di tutti»

Il sindaco Simona Ferrari fa il punto un anno dopo la vittoria col 76,74%. Dalle scuole al centro tennis: tanto fatto e tanto ancora da fare

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SERRAMAZZONI. Diversi obiettivi chiave già raggiunti e altri posti subito come prioritari. Passato un anno ormai dalla sorprendente vittoria elettorale del gruppo di “Noi per Serra” con il 76,74% dei voti, il sindaco Simona Ferrari fa il punto della situazione in un contesto amministrativo che si è rivelato molto complesso.

Avvocato, un anno dopo qual è il bilancio?

«Molto soddisfacente per noi, perché siamo riusciti a concretizzare in tempi record obiettivi chiave. La riapertura dell’ala in legno della scuola d’infanzia, innanzitutto, dopo averla messa in sicurezza con la demolizione della campata adiacente in muratura. Poi la riconsegna del palazzetto dello sport all’Anderlini, per le varie attività. La riapertura della tribuna dello stadio, che ha ospitato anche in questi giorni un fitto pubblico. E ovviamente la riapertura del Centro federale tennis, per cui ringrazio ancora i volontari, assieme alle imprese, per l’eccezionale lavoro fatto. Rivedere i bimbi e i ragazzi dei centri estivi Fitp è una soddisfazione enorme. A questo proposito, ci terrei a fare alcune precisazioni.

Quali?

«Non ho mai detto, come afferma il consigliere Bartolacelli, che nel 2019 il centro estivo di tennis non si è svolto, ma che da allora è rimasto chiuso. Ed è dunque stato da noi riaperto dopo cinque anni. Quanto alle manutenzioni, ribadisco che abbiamo ereditato il centro in condizioni di degrado assoluto. Non c’è mai stata una manutenzione di tutti i 14 campi, tanto che in alcune situazioni sono cresciuti alberi sul terreno di gioco, ed è stato fatto uno sforzo straordinario per il ripristino da parte dei volontari. Spiace poi che Bartolacelli non faccia alcun accenno alla situazione degli spogliatoi: il tecnico della Fitp durante il suo sopralluogo ci disse chiaramente che se non fossero stati rifatti gli impianti, il centro non poteva riaprire».

Volontari chiave per l’operazione dunque...

«Sì, e li ringraziamo ancora. Anche perché sono stati contagiosi con il loro esempio: diversi ragazzi dopo aver visto cos’hanno fatto nei campi da tennis, si sono iscritti all’albo e si stanno impegnando in questi giorni per ripulire un altro spazio storico lì vicino, quello dell’ex discoteca Riò».

Poi c’è il progetto chiave delle scuole... Come procede?

«Da subito l’abbiamo considerato prioritario. La nuova ditta incaricata sta lavorando a ritmo serrato, anche sabato e domenica. Se si continua così, confidiamo il prossimo anno di aprire la scuola media e di trasferirvi i ragazzi dai moduli in pineta. A inizio autunno poi puntiamo a portare a termine la gara per l’affidamento dei lavori della nuova primaria. Ho visto che Bartolacelli ci ha criticato per aver acceso un mutuo di 800mila euro per le medie, ma era imprescindibile. Non potevamo usare l’avanzo di 900mila euro che lui cita, semplicemente perché l’avanzo si definisce a fine aprile, in base a quanto resta in cassa dopo le spalate neve. Noi avevamo urgenza di finanziare il cantiere a dicembre: non potevamo permetterci di ritardarlo di altri quattro mesi. Peraltro il mutuo era già stato previsto a bilancio. In ogni caso, parte dell’avanzo poi risultato grazie all’assenza di neve sarà destinato subito alla primaria. Altrimenti avremmo dovuto fare un altro mutuo. I 38mila euro di oneri di urbanizzazione saranno invece usati per omologare il campo sportivo».

Sul fronte strade?

«Abbiamo ereditato anche qui una situazione critica: stiamo mettendo in campo una serie importante di eventi, dalle frazioni al centro. Il quadro è stato aggravato dalle frane di maggio 2023, per cui abbiamo dovuto attendere risorse regionali. E poi ci sono stati gli allagamenti di giugno».

Com’è il rapporto con gli altri enti?

«All’insegna della collaborazione, e di questo ringraziamo molto. Il Comune di Pavullo ci ha messo a disposizione in convenzione il segretario Onofrio Tartaglione. Maranello l’ispettore capo Clemente Messere, che da luglio comanda la nostra polizia Locale. Castelfranco l’architetto Bruno Marino, che da settembre sarà il nuovo responsabile dell’Edilizia e Urbanistica. Ma la riorganizzazione ha visto anche l’arrivo di Vincenzo Melis, nuovo responsabile del nostro Ufficio finanziario, arrivato da Montefiorino dopo aver vinto il concorso. Con l’Unione stiamo cercando di trovare nuove sinergie. Il nuovo presidente Checchi ha detto di voler coinvolgere di più i sindaci con l’attribuzione di deleghe: speriamo sia la strada per riuscire a fare di più, per il bene di tutti. Ma va dato atto anche all’ex presidente Pasini del grande lavoro svolto in questi anni».

E in paese, un anno dopo, che clima percepisce?

«La gente continua a manifestarci grande affetto e stima, e ne siamo onorati. Sente un’aria nuova finalmente, e questo spinge tanti a voler collaborare, a dare una mano ma anche a fare critiche costruttive. Noi – e parlo di noi perché tutto quello che ho detto è la voce di un gruppo, non di un singolo – da parte nostra assicureremo sempre trasparenza e vicinanza, perché siamo cittadini in mezzo ai cittadini».