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Modena, arrestato ladro del tombino

Modena, arrestato ladro del tombino

Risulta indagato per furti e rapine in città. Decisive le immagini delle telecamere

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Furti con spaccata usando il tombino come ariete e rapine ai danni di anziane. Ecco alcuni dei reati di cui dovrà rispondere un italiano, arrestato dalla Polizia di Stato a Modena nel pomeriggio di mercoledì 31 luglio.

Le indagini

Gli agenti hanno chiuso il cerchio sulle indagini, avvalendosi di una serie di prove: le impronte digitali rilevate dalla Polizia Scientifica, le immagini delle telecamere, il riconoscimento da parte di alcune persone che hanno subito colpi da parte sua.

L’indagato aveva già l’obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria, ma non è bastato: è stato rintracciato dalla Squadra Mobile, arrestato e condotto in carcere al Sant’Anna.

I reati contestati

I colpi sono avvenuti tra maggio e giugno 2024. Il 6 maggio è avvenuta una spaccata con un tombino in un negozio di ottica di via Buon Pastore, da cui sono scomparsi cinquanta euro tra occhiali e contanti.

Il 28 maggio è stata la volta di un bar in via Nonantolana, sempre con un tombino come ariete: spariti quattrocento euro in contanti.

Lo stesso giorno sono avvenute due rapine ai danni di due donne, fatte cadere a terra per sottrarre loro le borse.

Il 29 maggio è toccata a una pelletteria di strada Morane: l’indagato, con un complice non identificato, avrebbe usato un tombino per entrare e rubare duecento euro dal registratore di cassa.

Il 30 maggio, sempre con un complice non identificato, è avvenuto un colpo analogo in un’erboristeria di via del Sagittario. Rubati 650 euro in contanti, un computer portatile e merce per un valore stimato intorno ai 2.500 euro.

Lo stesso giorno s’è registrato un furto di una borsa ai danni di un’anziana, privata di telefoni cellulari ed effetti personali.

Il 2 giugno gli inquirenti hanno riscontrato la ricettazione di un’auto rubata il 27 maggio ai danni di una donna. L’indagato è accusato in concorso con un complice di origine magrebina.

In un ristorante di via Pasolini sono poi scomparsi duecento euro dal registratore di cassa. Il colpo sarebbe stato commesso dall’indagato e dal complice magrebino.