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Modena, via all'ampliamento di Cpc firmato Mitsubishi: nuovi edifici e parcheggio da 607 posti auto

Modena, via all'ampliamento di Cpc firmato Mitsubishi: nuovi edifici e parcheggio da 607 posti auto

Firmata la convenzione tra azienda, Comune e colosso giapponese: «Qui nasceranno i robot-taxi che saranno lanciati in sei città americane»

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MODENA. Forse non è cambiato molto da quella modelleria meccanica artigiana da cui tutto partì negli anni ’50, come ricorda ancora l’insegna gialla in via del Tirassegno. O forse è cambiato tantissimo: perché la filosofia e il modo di lavorare sono rimasti quelli della partenza dell’azienda familiare della Sacca, ma lo sviluppo è quello di un’impresa diventata leader nel suo settore, quello delle componenti per auto in fibra di carbonio, tanto che oggi a guidarla è il colosso giapponese Mitsubishi, e i dipendenti hanno superato quota mille.

Perché mercoledì scorso si è aggiunto un altro tassello nella storia della Cpc, gioiello della meccanica made in Modena che fornisce componenti di ultima generazione per case automobilistiche come Ferrari e McLaren: la nuova proprietà, ovvero Mcam Mitsubishi Italia, ha siglato insieme a Comune di Modena, Cpc e Franco Iorio - ex amministratore delegato, nonché visionario “padre” dell’azienda della Sacca - la convenzione che dà il via libera ai lavori di ampliamento del complesso. «Un momento importantissimo - conferma Sebastiano Rio, ingegnere meccanico di Varese con un passato importante in Whirpool, in Ferrari e alla Brembo, da febbraio scorso nuovo Ceo dell’azienda - per un progetto partito quattro anni fa, e per il quale anch’io ho lavorato alacremente negli ultimi sei mesi, e del quale ora vediamo i frutti. Per questo voglio ringraziare le tante persone che hanno lavorato per arrivare a questo obiettivo, a partire dall’ex sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, che ha creduto molto in un progetto di ampliamento che guarda al futuro».

L’ok del Consiglio

Un progetto che ha ottenuto l’ok del Consiglio comunale di Modena nello scorso aprile, per un piano di sviluppo produttivo e occupazionale del valore di 350 milioni di euro che prevede, per garantirne la sostenibilità, anche gli interventi sulla viabilità della zona a carico dell’azienda (dalla rotatoria tra via delle Suore e strada Sant’Anna fino alla nuova ciclabile), insieme al parcheggio multipiano da 607 posti (circa 140 al piano terra saranno pubblici). «Ora che abbiamo chiuso la fase 1 dei lavori - riprende Rio - siamo pronti ad andare ad aprire la fase 2, che porterà unità produttive sia all’interno che all’esterno del sito».

Cosa cambierà

Dal punto di vista concreto, nell’area dell’azienda compresa tra la nuova torre - ormai simbolo del quartiere, oltre che di Cpc - e la moschea saranno realizzati due nuovi immobili, uno dei quali ospiterà un progetto innovativo per realizzare robot-taxi a guida autonoma di livello 5, che consentiranno il trasporto di 8 persone e potranno viaggiare per 16 ore al giorno. Un progetto studiato per il mercato americano, tanto che sarà lanciato in 6 città degli Stati Uniti. Oltre ai due nuovi immobili, il progetto approvato prevede la realizzazione del nuovo parcheggio multipiano, che sarà costruito dall’altra parte di via delle Suore, sul lato nord, nell’area di proprietà dell’azienda compresa tra il deposito Seta e la rotatoria. La struttura potrà ospitare fino a 607 posti auto - già oggi l’azienda conta circa mille dipendenti - di cui i 140 che si trovano al piano terra saranno pubblici e utilizzabili anche come parcheggio scambiatore.

Opere pubbliche

Per assicurare la sostenibilità dell’intervento industriale, inoltre, l’azienda progetterà e realizzerà a proprie spese anche una serie di opere pubbliche nel quartiere: una rotatoria tra via delle Suore e strada Sant’Anna, una dorsale ciclabile in via delle Suore da strada Sant’Anna fino alla rotatoria di viale Finzi e il “tornaindietro” in via del Tirassegno, con la chiusura della strada.

Un programma di ampliamento molto importante, insomma, con lo sguardo rivolto al futuro, a partire dal progetto per i robot-taxi a guida autonoma, e mantenendo la “testa” a Modena anche con la nuova proprietà giapponese.

I tempi

Ma quali potrebbero essere i tempi di realizzazione e di entrata in funzione dei nuovi edifici? «Ora che abbiamo firmato la convenzione - spiega ancora il Ceo Rio - vogliamo partire al più presto con i lavori, quindi si tratta solo di aspettare i tempi tecnici per l’organizzazione, i cantieri sono davvero ai blocchi di partenza. Entro il mese di settembre, insomma, il cantiere sarà pienamente operativo». Un programma molto serrato, insomma, che prevede la realizzazione dei nuovi edifici entro il 2025, per lasciare spazio alle finiture nel 2026, quando l’ampliamento di Cpc-Mitsubishi entrerà a regime. l