Stranieri, gay, proprietari di animali e pure genitori... lo Squid Game dell’affitto a Modena: a chi non viene concessa una casa
La situazione in città ormai è davvero fuori controllo
MODENA. «A casa mia metto chi mi pare». Il mantra dei proprietari di alloggi, a Modena, è inciso sulla pietra. In primis dei social network, ma anche negli uffici delle agenzie immobiliari dove chi entra per cercare casa esce senza speranza. Questo è il mercato della casa in affitto a Modena, dove la domanda è talmente alta che l’offerta può permettersi di scegliere. Tu sì, tu no, tu sì, tu no. Tu forse.
A chi viene data una casa
Il sì, di solito, è un single italiano con lavoro a tempo indeterminato, possibilmente in un’azienda nota. Il manager Ferrari è il Sacro Graal tra gli inquilini, ma non si disdegnano nemmeno professori universitari o medici del Policlinico (infermieri e operatori socio-sanitari... ecco ci siamo capiti). Come detto single, meglio senza figli, meglio di mezza età. Se poi si presentano senza il cane da compagnia al guinzaglio allora sì, non ci si ferma nemmeno a parlare: la firma è pronta.
Le “variabili”
Attenzione a chi ha figli. Si sa, la prole al seguito è una penalità da soppesare: quanti anni ha? È iper attivo? Gioca con la palla? Molto peggio va a chi possiede un animale. Fido rappresenta una zavorra per chi cerca casa, spesso così pesante da trascinare a fondo anche gli spiriti più combattivi. I cani sporcano, abbaiano, sono del tutto scartabili. Se poi per caso si ha la fortuna di passare la prima stringente scrematura, allora si accede a una lunga analisi del profilo del richiedente. (Spoiler: se non avete un contratto a tempo indeterminato non andate oltre). Se invece la vita vi ha riservato una carriera o un buon impiego, allora dovrete rispondere a tutta un’altra serie di domande personali.
Situazione fuori controllo
Quali? La religione o i gusti sessuali ad esempio. Già perché potrebbe capitarvi, come avvenuto in primavera proprio a Modena, che qualcuno vi dica che «due uomini nella stessa casa proprio no, non sono una famiglia». A meno che non siano fratelli. Se, invece, sono compagni per amore finireste alla stregua di quelli col contratto a tempo determinato. È successo al designer modenese Alessandro Manfredini, che si è visto sbattere la porta in faccia proprio perché vive insieme al compagno di una vita.
Cercare casa a Modena è un crudele Squid Game, il problema è che su Netflix ti faceva appassionare, nella vita vera no.