Mirandola, ubriaco scatena il panico in Pronto soccorso
Accompagnato dai carabinieri in ospedale, un trentenne tunisino ha iniziato a minacciare e aggredire tutti: ora è piantonato in ospedale
MIRANDOLA. Ubriaco a tal punto da arrivare in Pronto soccorso accompagnato dai carabinieri. E poi scatena la sua ira prendendosela sulle cose e le persone, senza alcun motivo.
È successo nella tarda serata di lunedì 5 agosto all’ospedale di Mirandola, dove ci sono stati momenti di grande apprensione. Sulla vicenda si conoscono ancora pochi particolari, fatto sta che l’uomo, un tunisino sui trent’anni, è arrivato in Pronto soccorso sotto custodia dei carabinieri. Evidentemente prima doveva aver attirato l’attenzione per comportamenti molesti, in stato di evidente alterazione. E i militari avranno senz’altro tentato invano di ricondurlo alla ragione, fino a ravvisare la necessità di un trattamento ospedaliero, anche per la sua stessa salute.
Poi però arrivato al Pronto soccorso di Mirandola l’uomo – per nulla stanco a fronte delle sue “gesta” precedenti – è esploso nella sua rabbia: ha urlato e minacciato ripetutamente il personale sanitario e i carabinieri. Poi è andato oltre le parole: ha cominciato ad afferrare oggetti alla sua portata e a un certo punto anche una sedia, pronto a scagliarla. A quel punto è stato immobilizzato dai militari e affidato ai sanitari per la necessaria sedazione. Poi l’uomo è stato sottoposto agli altri trattamenti necessarie a fronte del tasso alcolemico riscontrato, di un certo rilievo. La presenza dei carabinieri in ospedale però non si è esaurita: i comportamenti e i reati messi in atto dall’uomo hanno comportato il suo piantonamento in ospedale, dove è stato ricoverato. Non è cosa così frequente da queste parti, e la presenza dei carabinieri, per quanto discreta, è stata subito notata dai pazienti. Il piantonamento è legato senz’altro all’aggressione: può trattarsi di fermo o di arresto.
D.M.
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