Modena, il benzinaio che non trova casa in affitto. Mezzetti: «Inaccettabile»
Il sindaco: «Migliaia di modenesi si saranno serviti da lui, ma la stessa città gli nega un diritto»
MODENA. La vicenda di Ben Abdallah, tunisino residente da vent’anni a Modena e dipendente di un distributore di benzina con contratto a tempo indeterminato, ha messo in luce una dolorosa realtà di discriminazione nella città emiliana.
Il sindaco Massimo Mezzetti ha espresso indignazione riguardo alla situazione, affermando: «Migliaia di modenesi si saranno serviti da lui, eppure la stessa città di Modena gli ha negato la possibilità e il diritto di una casa in affitto».
Il primo cittadino ha poi enfatizzato la necessità di azioni immediate per affrontare le radici culturali di questa discriminazione, sottolineando l’importanza di politiche che promuovano l’uguaglianza e la diversità, perché questa situazione non solo nega a Ben Abdallah un diritto fondamentale, ma rappresenta un serio intoppo alla visione di una Modena inclusiva e accogliente.
«Tutto ciò è inaccettabile – sentenzia Mezzetti – Parliamo di un problema prima di tutto culturale, che dovremo andare ad affrontare e risolvere».
La storia di Abdallah ha suscitato un’ondata di solidarietà tra i residenti e ha portato l’attenzione sulle sfide che alcuni cittadini devono affrontare quotidianamente nella ricerca di un alloggio dignitoso. Dopo due anni, tante umiliazioni, e diversi aiuti da parte di conoscenze, il tunisino è riuscito da poco a trovare una sistemazione temporanea. Grazie all’aiuto di Francesca Maletti, assessora alle Politiche sociali, è stato spostato a Casa a Colori di Modena, una struttura di carattere alberghiero dotata di 33 camere singole con bagno privato annesso all’interno, dove gli inquilini condividono solo il servizio di lavanderia a gettoni e la cucina. Ma gli rimane il sogno di poter avere una casa tutta per sé.