La Quiete, buon cibo e lo show dei Sassi di Roccamalatina
Luca Negrini gestisce il chiosco di Guiglia con la compagna Vanessa Ugolini: «Cambio di vita radicale, qui è un sogno»
GUIGLIA. Per un pranzo o una serata in compagnia di amici o in famiglia sullo sfondo dei meravigliosi Sassi di Roccamalatina sono in tanti a scegliere il Chiosco La Quiete di Guiglia, attività (associata Lapam) gestita da Luca Negrini e Vanessa Ugolini aperta da marzo a novembre tutti i giorni eccetto il lunedì dalle 9 alle 23.
Avete rilevato questa attività storica solo da marzo, come è nata questa decisione?
«È stato un cambiamento di stile di vita abbastanza radicale per me e la mia compagna Vanessa, prima entrambi ci occupavamo di altro. Abbiamo deciso di comune accordo di lasciare il nostro lavoro, lei da store manager a Bologna e io da artigiano per dedicarci completamente a questa attività. Abbiamo deciso di fare questo salto nel vuoto quando il gestore, mio amico che negli anni ero spesso venuto ad aiutare, ha preso in considerazione l’idea di vendere l’attività».
E come è cambiata la vostra vita da marzo?
«Abbiamo sentito il cambiamento a livello di stile di vita, qui siamo fortunati perchè siamo sempre circondati dalla bellezza della natura, il parco si affaccia sui meravigliosi Sassi di Roccamalatina. Prima coi nostri lavori ci vedevamo solo la mattina e la sera, quando ci si è presentata questa occasione non abbiamo potuto fare altro che coglierla al volo».
Per quanto riguarda l'offerta del chiosco, siete rimasti fedeli alla tradizione?
«Assolutamente sì, abbiamo preso il testimone della vecchia gestione che era specializzata in crescentine e gnocco fritto quindi abbiamo deciso di rimanere fedeli all’identità del chiosco. Abbiamo una proposta di menù che comprende pinzimonio per iniziare, crescentine e gnocco fritto con affettati, formaggi, battute di pancetta e lardo fatte da noi, ma anche piadine, insalatone e un tris di dolci della casa, ossia torte al forno. Tutto questo è fatto in casa da noi, anche gli impasti delle crescentine sono fatti da noi e fritti al momento».
Chi si ferma a mangiare gnocco e crescentine?
«Si parte dal gruppo di ciclisti per arrivare fino alla gente in giro per il parco a fare trekking o camminate. Inoltre nel weekend ci sono soprattutto famiglie e compagnie di ragazzi che vengono qui perché conoscono il posto».
C’è qualcosa di nuovo che desiderereste offrire ai vostri clienti?
«Dal prossimo anno ci piacerebbe ampliare la nostra offerta gastronomica e aggiungere la grigliata di carne, molto adatta sul territorio. Inoltre ci terremmo a sfruttare l'occasione per riportare le persone indietro nel tempo, pochi lo sanno ma questo chiosco era originariamente un mulino ad acqua dove i contadini una volta venivano a far macinare il grano per la farina. Per questo vorremmo rendere nuovamente accessibile la sala macchine dove si trovano ancora oggi due macine del Cinquecento, magari per organizzare visite per le scuole».