Maserati, ancora troppe ombre sul futuro: «Stellantis si impegni»
Dopo il tavolo nazionale automotive al ministero delle imprese e il Made in Italy il Pd incalza anche il Governo: «Deve impegnarsi di più per far sentire la propria voce con la proprietà e in sede europea»
MODENA. Si è svolto mercoledì il tavolo nazionale automotive, convocato dal ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che ha annunciato prima di tutto il salvataggio del sito produttivo e dei lavoratori della Marelli a Crevalcore. Al vertice ministeriale hanno partecipato le Regioni e i rappresentanti del Gruppo Stellantis per fare il punto sui siti produttivi ex Fiat-ex Fca. In particolare, per l’Emilia-Romagna, si tratta degli stabilimenti Maserati di Modena e la Vm di Cento. «Il depauperamento dell’Innovation Hub della Maserati, la cassa integrazione per lo stabilimento di Modena e il silenzio sul futuro del sito di Cento ci preoccupano – ha dichiarato l’assessore regionale Vincenzo Colla –. Per questo abbiamo chiesto impegni precisi e trasparenti: su Maserati la produzione di nuovi modelli e certezza di avvio per quelli elettrici annunciati, su Vm la conferma del piano industriale di cinque anni per la riconversione nei motori per industria marina e agricoltura, motori industriali ma anche ricambi e reparti test su emissioni».
Anche il Pd di Modena, al termine del tavolo, si è rivolto a Stellantis per esprimere «tutte le nostre preoccupazioni rispetto alle ipotesi di depauperamento dell’Innovation hub, della mancata conferma sul piano industriale e relativi investimenti sui nuovi modelli. Sappiamo quanto questo settore si è radicato nella nostra comunità e soprattutto quanto il contributo delle persone e del territorio sia determinante per rendere il prodotto competitivo».
«Occorre garantire prospettiva e lavoro – prosegue la Federazione provinciale del Pd – e il nostro impegno, su tutti i livelli, resta quello di perseguire ogni strada per assicurare alle tante famiglie coinvolte in questa crisi aziendale la migliore risoluzione, a partire dal ruolo strategico che sta svolgendo la Regione per evitare il crash delle aziende del settore, come la vicenda Marelli di Crevalcore testimonia molto bene».
Oltre allo sforzo concreto di Stellantis, secondo il Pd, serve anche «l’impegno del Governo, che deve fare di più per far sentire la propria voce con la proprietà e in sede europea, sui temi dell’innovazione industriale nell’automotive e sulla componentistica. Stiamo pagando il prezzo di politiche nazionali scellerate contro le politiche europee, che ci stanno relegando ai margini perché oggi non siamo considerati un Paese affidabile e un interlocutore autorevole, col rischio di un isolamento che pagheranno i cittadini italiani e di cui Giorgia Meloni dovrà rendere conto, insieme a tutte le forze di destra oggi al governo. In tutto questo, il silenzio della destra è assordante, e i modenesi eletti che ora siedono sui banchi della maggioranza cosa stanno facendo per contribuire a risolvere questa situazione, per occuparsi di questa crisi industriale che rischia di trascinare con sé un intero comparto?».
Il Partito democratico «c’è in ogni istituzione, e continuerà a far sentire la propria voce e a essere sempre dalla parte dei lavoratori che rischiano il posto di lavoro e vedono pregiudicato il proprio futuro».l