Modena, tra stazione dei treni e Tempio: «Spaccio, aggressioni e prostitute»
Il viaggio tra piazza Dante e corso Vittorio Emanuele: quello che era un salotto buono ora è una zona fuori controllo
MODENA. Il triangolo tra la stazione dei treni, il Tempio e corso Vittorio Emanuele è una delle zone più pericolose di Modena. Non a caso il sindaco Massimo Mezzetti lo ha inserito tra le sei aree della città in cui alzare il livello di guardia. E passeggiando in zona, anche in pieno giorno, ci si rende conto di quanto sia necessario un intervento concreto. E a dirlo sono anche coloro che qui vivono da anni: quello che era un salotto della città ora è fuori controllo.
Le aggressioni
Sono stanchi, amareggiati e rassegnati anche i commercianti dell’area intorno alla stazione dei treni, circoscritta tra viale Crispi, via Nicolò dell’Abate e viale Guido Mazzoni, che ogni giorno devono fare i conti con spacciatori, ubriachi, drogati e balordi che ormai la fanno da padroni, in particolare dal tramonto in poi, aggredendo verbalmente ma anche fisicamente chiunque provi a dire loro qualcosa o a chiamare le forze dell’ordine.
In particolare, ascoltando i titolari delle tante attività in zona (che ci hanno raccomandato l’anonimato per paura di ritorsioni), emerge che la maggior parte di loro non solo ha subito furti ma è stato aggredito sia verbalmente (quello sembra essere all’ordine del giorno) ma anche fisicamente.
La prostituzione
Il nostro viaggio è iniziato da viale Crispi in cui tanti residenti ci segnalano ancora la presenza continua di spacciatori, balordi e prostitute che sia di giorno che di notte si aggirano in zona. La conferma che la zona sia frequentata, anche in pieno giorno, da persone in cerca di sesso a pagamento, arriva anche da una passante che incontriamo sotto i portici che costeggiano il viale.
La donna, sconvolta e incredula di quanto le era appena accaduto, ci segnala che proprio pochi minuti prima, un signore, italiano, piuttosto anziano, le si era avvicinato chiedendole esplicitamente quale fosse la sua tariffa in cambio di prestazione sessuali.
Lo spaccio
Proseguendo poi il nostro viaggio in via Nicolò dall’Abate, ci colpisce un ragazzo, di origini africane che continua a girovagare in zona in bicicletta con uno zainetto in spalle, facendo tappa alla fine della via, in angolo con viale Mazzoni, dove si incontra, di tanto in tanto sempre con persone diverse.
L’angolo della “spesa”
«Quello è il punto di spaccio per eccellenza – ci raccontano – e quello è uno degli spacciatori, noto a tutti. Questa è la sua zona, anche se non è l’unico, la gente si accorda, lui aspetta e lo scambio di denaro in cambio di droga avviene in men che non si dica. Del resto quello è l’angolo della passione – continuano i commercianti – la sera comincia a popolarsi dal tramonto e, in particolare nei fine settimana si trasforma in caos, con urla, lanci di bottiglie, gente che fuma crac per strada, risse e persone che bivaccano fino alle prime ore del mattino».
I vandalismi
I residenti e i commercianti ci mostrano una colonnina contenente fili elettrici abbattuta sull’asfalto, «l'avranno aggiustata non so quante volte, ma inutile la continuano a rompere».
«Ogni mattina, non appena arriviamo per aprire le nostre attività siamo costretti a fare pulizia – aggiungono – il marciapiede che costeggia viale Mazzoni, a partire dall’angolo con Nicolò dall’Abate è un vero disastro».
Tra loro c’è chi è costretto a ritirare i bidoni del pattume perché altrimenti al mattino li si trova pieni di orina o addirittura feci. E a proposito di atti vandalici ci raccontano che, un fatto grave è accaduto non molto tempo fa ad un residente di via Mazzoni che aveva parcheggiato sotto casa sua e poiché di notte si era lamentato delle urla e degli schiamazzi chiamando anche le forze dell’ordine si è poi trovato la macchina imbrattata di orina.
Cosa fa la polizia
Alla nostra domanda riguardo alla presenza delle forze dell’ordine in zona i commercianti e i residenti affermano che, «sì, la presenza delle forze dell’ordine c’è, ma i balordi vedono le auto percorrere la rotonda di piazza Natale Bruni e se vedono che infilano via Crispi si dileguano in pochi secondi, per poi tornare non appena le forze dell’ordine se ne sono andate».
«Riqualificate»
Tra chi ha attività in zona c’è anche chi prova a dare suggerimenti per risolvere il problema: «Bisogna riqualificare la zona, renderla più luminosa e mettere in campo strategie diverse per incentivare la frequentazione della zona alla gente perbene – propone Alessio Vandelli, socio del locale Abate Road, di via dell’Abate – noi ci stiamo provando da anni e qualche risultato lo abbiamo ottenuto, anche se ancora i nostri clienti ci raccontano che la notte uscendo dal locale capita spesso che vengano accerchiati e importunati. Qualcuno è stato anche aggredito. Da tempo – continua Vandelli – che chiediamo che il parcheggio del 7B venga lasciato aperto e libero di essere utilizzato anche da chi non va al cinema, così come si potrebbe ripristinare quello dell’autosilos per far sì che anche quella zona possa riqualificarsi, magari con nuovi locali. È indiscusso che da quando ha chiuso anche la mensa dei ferrovieri la situazione è sempre più peggiorata. È inutile dove c’è abbandono di luoghi, aumenta inevitabilmente il degrado».
Sulla situazione del quartiere era intervenuta nei giorni scorsa anche Manuela Spaggiari, segretaria provinciale di “Noi Moderati”: «I racconti dei residenti e le immagini che condividono sono espliciti, i Giardini Ducali, corso Vittorio Emanuele e tutte le vie limitrofe, versano in un grave stato di degrado generalizzato. Il peggioramento nell'ultimo anno è sotto gli occhi di tutti».