Appennino senza neve: dal Governo in arrivo aiuti per tredici milioni di euro
Ma il Pd non ci sta: «Carità inutile, il cambiamento climatico non si affronta così»
MODENA. Tredici milioni di euro, tutti per le imprese dell’Appennino per sopperire alla mancata attività a causa della scarsità di precipitazioni nevose.
Tredici milioni di euro dal Governo
È questo il contenuto del decreto legge approvato nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri a favore delle stazioni sciistiche della montagna, che tanto hanno subito, a livello economico, i danni della poca neve caduta quest’anno, anche in alta quota. Poca neve significa poco turismo e quindi poco lavoro (e pochi introiti) per gli impianti sciistici, ma anche per le tante attività ricettive e di ristorazione. Va specificato che questi tredici milioni non saranno tutti destinati alle imprese dell’Appennino modenese, ma verranno suddivisi tra tutti i comuni interessati.
Il Pd non ci sta
Ristori che, però, non sono piaciuti al Partito democratico che attacca il Governo: «Come se il cambiamento climatico si affrontasse con una “mancetta”, con una carità una tantum. Il Governo intende continuare ad affrontare il tema del futuro di questi territori appenninici gravemente colpiti dagli effetti della crisi climatica solo a suon di ristori, pochi spicci, di cui tra l'altro bisognerebbe capire se siano effettivamente sufficienti». Così, in una nota, Marco Sarracino, responsabile nazionale coesione territoriale, aree interne e Sud nella segreteria Pd e Marco Niccolai, responsabile Dipartimento aree interne.
«Questo provvedimento non risolve niente – proseguono Sarracino e Niccolai – anzi, aumenta l'incertezza delle amministrazioni e delle imprese di questi territori: i trend climatici sono chiari, sull'appennino le precipitazioni nevose sono sempre più scarse ed il turismo bianco ha condizioni di sostenibilità sempre più difficili, come è certificato da questo provvedimento».
L'attacco dei Dem al Governo
Secondo la segreteria nazionale dei Dem, «negare l'evidenza o girarsi dall'altra parte significa abbandonare al loro destino queste località, che invece vanno accompagnate non solo con ristori ma soprattutto con progetti di rigenerazione dell'offerta turistica e più in generale del territorio, all'interno delle quali il turismo legato alla neve sia una delle componenti ma non l'esclusiva. Se non viene fatto questo si decreterà la fine di interi territori.
Per il Partito democratico ecco cosa il Governo dovrebbe fare: «Serve un piano nazionale per affrontare la mitigazione e l'adattamento delle stazioni sciistiche dell'appennino agli effetti della crisi climatica: i Comuni e le Regioni non hanno la quantità di risorse necessarie a farvi fronte, serve un intervento nazionale che superi l'aspetto emergenziale dei ristori e dia una prospettiva di futuro ai lavoratori, agli imprenditori e alle comunità che hanno costruito la loro economia sulla risorsa neve», concludono.