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Agosto in città per tanti modenesi: «Viaggiare adesso? Costa troppo»

di Ginevramaria Bianchi
Agosto in città per tanti modenesi: «Viaggiare adesso? Costa troppo»

Dai voli agli ombrelloni, il caro-vacanze cambia le abitudini e “sposta” le ferie. E la città si riscopre aperta

12 agosto 2024
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MODENA. Agosto non è più lo stesso. Non è più il mese delle grandi partenze che dividono chi preferisce il mare e chi la montagna, e ha perso quella sensazione di precoce nostalgia che lo contraddistingueva. Sempre più modenesi dicono addio alle tradizionali ferie estive, strette nella morsa dei rincari che colpiscono con puntualità durante l’alta stagione.

Con il carovita che non accenna a diminuire, molti hanno ripensato le proprie vacanze. Giugno e luglio stanno diventando i mesi preferiti per chi può permettersi una fuga anticipata, mentre chi decide di sfidare l’afa aspetta che passi il Ferragosto per evitare il consueto assalto alle spiagge. Settembre, poi, si afferma come una scelta sempre più popolare: meno folla, meno spese, più relax. E così, l’angoscia da ritorno alla routine invernale e da ripresa della scuola, trasla pian piano a ottobre.

Le nuove abitudini
Ma cosa spinge i modenesi a rimandare, o addirittura rinunciare, alla tanto agognata pausa estiva? «Tra alloggi dai prezzi proibitivi, ombrelloni che costano quanto una cena e voli che rasentano il lusso, agosto diventa un miraggio per molte tasche - giustifica Claudia Grilli sotto i portici di via Farini - ho preferito fare le mie vacanze a giugno e luglio, scegliendo di vivere il centro storico ad agosto, forse anche illudendomi che potesse offrire tanti svaghi. E invece qui è difficile far passare il tempo. Tutto è circondato da mini cantieri e il caldo, anche se me lo aspettavo, rende le attività impraticabili. L’unica cosa che salva questa situazione sono i saldi. Passeggiando di aria condizionata in aria condizionata è piacevole fare shopping. Per il resto però non è che ci sia molta offerta».

Meglio la mattina
«In alcune ore il centro è deserto, eppure le persone ci sono - confermano Francesco Di Lorenzo e Alberto La Rosa - bisogna essere nei posti giusti al momento giusto. Il centro è vivibile di mattina, quando la gente esce per far colazione o per fare la spesa, e poi torna in voga dall’orario dell’aperitivo in poi. La fascia oraria calda che va dall’ora di pranzo fino alle 18 è impraticabile. In quel frangente di tempo - continuano i due modenesi - noi giovani ci ritroviamo nelle piscine pubbliche e nei circoli sportivi». E nel vademecum dei passatempi estivi c’è spazio anche per le attività serali. «L’opzione migliore - continuano i due ragazzi - sono gli eventi in Appennino». «È vero - sostiene anche Benedetta Fontana, mentre è intenta a tenere in mano le buste piene di capi d’abbigliamento comprati in saldo - sono stata a Modena fino ad ora per studiare per il Tolc, il test d’accesso a Medicina - spiega - e quindi quest’anno ho avuto modo di vivere la città molto più degli scorsi anni. Soprattutto in certi orari molti giustamente si riposano tra le mura di casa. Di sera però tutti escono, sia gli studenti in sessione sia gli adulti dopo aver staccato il turno di lavoro. Tra i luoghi più frequentati sicuramente ci sono i locali sui Viali - continua - altri riscoprono le bellezze della provincia, cercando di trarre il meglio da un’estate inaspettatamente urbana».

Tanti turisti in città
Ma a optare per la città non ci sono solo modenesi. Anche i turisti, attratti dalle meraviglie del centro storico, diventano una risorsa preziosa che anima le vie del centro. Non sono pochi, anche in questi giorni roventi, gli stranieri che visitano il centro storico di Modena per scoprire le bellezze della città, oltre a quelli che scelgono la provincia, in particolare la zona pedemontana e l’Appennino. E così, in questo agosto anomalo, Modena non si ferma: la città resiste, tra sfide economiche e nuove abitudini. E continua a pulsare, forte di una vitalità che sa adattarsi ai tempi.l