Arrivano anche a Pavullo le fototrappole contro i rifiuti “selvaggi”
L’obiettivo è smascherare i “furbetti”: «Sul territorio già emersi tanti illeciti»
PAVULLO. Le fototrappole arrivano anche in prossimità del centro di Pavullo, per smascherare i “furbetti” della raccolta rifiuti. Un apparecchio ad alta tecnologia è stato istallato la settimana scorsa nell’area di piazza Toscanini, per monitorare i conferimenti nei relativi cassonetti. È una fotocamere di Controllo Ambientale (Afc), in grado di leggere le targhe in qualunque situazione climatica e di rilevare in tempo reale il passaggio di qualcuno nello spazio sorvegliato, sia in presenza di illuminazione che in assenza totale, e quindi anche di notte.
L’obiettivo
È una delle tre che da inizio giugno stanno ruotando sul territorio, per monitorare situazioni problematiche, nell’ambito del servizio di supporto fornito da Hera tramite una ditta informatica specializzata. Tra capoluogo e frazioni in queste settimane si sono ottenuti già risultati significativi, e adesso viene messa sotto i riflettori anche un’area crocevia come piazza delle Arcate. Chi fa il furbo, rischia una multa salata e, nei casi più gravi, anche una denuncia in Procura.
L’assessore Vallicelli
«Da inizio giugno stiamo facendo ruotare le tre fotocamere speciali sul territorio – spiega l’assessore Massimo Vallicelli, che ha la delega anche ad Ambiente e Rifiuti – avremo a disposizione i dati a fine agosto. Posso dire però che, da alcune rilevazioni a campione, abbiamo già raccolto numeri importanti: si sono verificate parecchie violazioni. Ci sono postazioni – per citarne una quella sulla Fondovalle – dove abbiamo documentato anche 30 violazioni alla settimana. Segnalazioni che riguardano sia il comportamento di singoli che di aziende, e che sono state trasmesse alla polizia Locale. La quale poi a sua volta, nei casi più gravi, informerà la Procura, che procederà poi con gli adempimenti di competenza».
I dettagli
Dunque non sono solo comportamenti individuali: ci sono anche ditte che volutamente non rispettano i criteri di raccolta, e fanno abbandoni selvaggi. «Come ho già avuto occasione di sottolineare, noi non vogliamo sanzionare il sacchetto lasciato fuori perché il contenitore è pieno, o uno sbaglio nel conferimento in buona fede – precisa Vallicelli – a noi interessa agire sui comportamenti più gravi, come quello di abbandono di materiali che devono essere portati all’isola ecologica, rifiuti speciali che, scaricati in modo incivile, costituiscono un evidente danno ambientale. Non agiamo con criterio sanzionatorio, per colpire, ma per disincentivare i comportamenti sbagliati». E nella scelta delle aree da sorvegliare con attenzione, adesso c’è anche piazza Toscanini: «Abbiamo riscontrato nell’area diversi episodi di abbandoni importanti – spiega Vallicelli – e c’è la necessità di un monitoraggio attento della situazione. Non per “colpire”, come ho già detto, ma per disincentivare i comportamenti sbagliati, soprattutto quelli più gravi». l