Sestola, pedinano la cassiera della funivia e tentano la rapina sotto casa sua
Un agente della Locale ha messo in fuga i tre, indagano i carabinieri
Sestola Tengono d’occhio la cassiera a fine giornata, la seguono per chilometri fino a casa sua e appena scende dall’auto l’aggrediscono per portarle via i soldi dell’incasso, gettandola a terra. Ma per fortuna in quel momento passa un agente della polizia Locale che vede tutto, interviene e mette in fuga i ladri.
L’aggressione
L’episodio senza precedenti è avvenuto il 5 agosto, ma è stato reso noto solo adesso. Era il giorno della festa della Madonna della Neve, e sul Cimone erano in tanti per la messa in vetta con il vescovo Castellucci. La maggior parte ha raggiunto Pian Cavallaro (da dove partiva la salita a piedi) prendendo la funivia da Passo del Lupo. Una banda di malintenzionati – tre persone che hanno agito con il volto travisato dal cappuccio della felpa – ha pensato bene di mettere le mani sull’incasso della biglietteria. Hanno atteso che la cassiera, una 45enne del posto, finisse il turno, chiudesse la biglietteria e montasse in macchina con il contante della giornata, per portarlo a Sestola e depositarlo l’indomani in banca. L’hanno quindi seguita per tutta la tortuosa discesa che da Passo del Lupo conduce a Sestola. Seguita fin davanti a casa sua. Appena è scesa dall’auto, poco prima delle 19, l’hanno aggredita: minacce, strattoni fino a gettarla a terra per farsi consegnare l’incasso. Un episodio di inaudita violenza, peraltro premeditata: mai vista una cosa così da queste parti.
L’intervento
Per fortuna in quel momento si è trovato a passare per quella strada un agente della polizia Locale del Corpo unico del Frignano, presidio di Sestola. Era in pattugliamento e si è fermato subito a vedere cosa stava succedendo. Ha tentato di fermare i rapinatori, che però, vistisi scoperti, sono risaliti in macchina ripartendo a razzo. Tentando peraltro di investirlo con la macchina: per fortuna l’agente è riuscito a scansarsi in tempo, e non è rimasto ferito. Ha quindi dato subito l’allarme, che ha portato sul posto anche i carabinieri della Compagnia di Pavullo. Sono scattate le ricerche, ma senza esito: la banda si era già dileguata. Sono però tuttora in corso le indagini per risalire ai tre, anche con l’ausilio delle telecamere di videosorveglianza che possono averne intercettato il passaggio.
Indagano i carabinieri
La 45enne, che è dovuta ricorrere al Pronto soccorso, ha fatto denuncia ai carabinieri per quella che si configura come una tentata rapina. È stato sentito anche l’agente, che ha ricostruito il suo intervento specificando però la difficoltà a dare elementi utili per l’identificazione dei tre, a causa del cappuccio che avevano sul viso. È possibile che si tratti di una banda di rapinatori consolidata, vista la spregiudicatezza con cui ha agito. Potrebbe avere alle spalle altri colpi, o tentati colpi, e forse non solo in montagna.
La cassiera in questi giorni è tornata al lavoro, per quanto profondamente scossa dall’accaduto. Un plauso all’agente da parte di Luigi Scannapieco, comandante del Corpo unico: «È stato veramente bravo, attento e pronto all’intervento, che si è rivelato decisivo – sottolinea – perché ha evitato alla signora conseguenze peggiori, riuscendo a proprio rischio a mettere in fuga i malintenzionati».
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