Mediamo, una storia modenese che nasce in Appennino con lo sguardo alla sostenibilità
Alla scoperta della realtà che lavora su tutto il territorio regionale
MODENA. «Siamo nati nel gennaio del 2000, e dunque ci apprestiamo a “compiere” 25 anni come società, e per un lungo periodo di tempo abbiamo lavorato in Appennino. Possiamo dire che la “nostra montagna” modenese è stata l’incubatore della nostra agenzia».
Andrea Cavallini e Paolo Seghedoni, soci di Mediamo società benefit, iniziano così a raccontare l’agenzia di comunicazione di Modena che nel corso della sua storia ha attraversato diverse trasformazioni e che, due anni fa, ha anche fatto nascere un’altra azienda.
Una storia modenese
Mediamo oggi è una realtà che lavora su tutto il territorio regionale e anche oltre, mantenendo un “cuore” modenese e conservando le proprie radici.
Gli addetti sono una quindicina, tra dipendenti e collaboratori, ed è una società in crescita, grazie anche a una specificità molto definita: «Per molti anni abbiamo lavorato soprattutto con amministrazioni ed enti, un lavoro che prosegue con profitto, così come siamo cresciuti nell’accompagnare la comunicazione di varie aziende e organizzazioni – sottolinea Seghedoni - ma fin dal 2012 abbiamo cominciato a occuparci anche di sostenibilità. Da oltre dieci anni, quindi, ci siamo sviluppati anche in quella direzione fino a creare un’agenzia di consulenza specifica per la sostenibilità che si chiama Mediamo Area Sostenibilità o più semplicemente Mas, un’altra società benefit. Mediamo ha tenuto per sé tutta la parte di comunicazione legata alla sostenibilità e il lavoro insieme a Mas sta facendo sviluppare entrambe le aziende. Non dimentichiamo, però, le nostre origini che sono molto legate all’Appennino, agli enti locali e alle realtà imprenditoriali di questo impagabile territorio».
L'azienda
Andrea Cavallini, invece, fa il punto sull’altra realtà del gruppo: «Mas sta crescendo in modo equilibrato, con una vocazione molto netta: accompagnare aziende e organizzazioni a sviluppare una strategia di sostenibilità chiara, nell’ottica del miglioramento continuo. Attraverso la rendicontazione delle proprie performance ambientali, sociali e di governance (i cosiddetti criteri ESG), la formazione, l’accompagnamento per certificazioni sociali e ambientali (come quella sulla parità di genere o per la carbon footprint), Mas intende dare il proprio contributo perché il contesto in cui viviamo sia migliore. Ci basiamo, tra l’altro, sui criteri dell’economia civile e per questo, come del resto Mediamo, siamo società benefit: perché sappiamo che è anche necessario restituire, in termini sociali e ambientali, quello che riceviamo come azienda, creando così valore per tutti gli stakeholder. Tra l’altro – conclude Cavallini – Mas ha tuttora clienti molto importanti in Appennino, un’area dove non mancano aziende molto motivate a migliorare sotto il profilo della sostenibilità, un'area dove le aziende spesso sono “naturalmente” sostenibili e sensibili alle condizioni di lavoro delle persone».
Sostenibilità al centro
Entrambe le realtà hanno da pochi mesi redatto il Report di Sostenibilità e la relazione d’impatto per l’anno 2023.
Per Mediamo si tratta dell’ottavo Bilancio di Sostenibilità, una tradizione ormai consolidata, e i numeri contenuti sono sicuramente lusinghieri: il fatturato è in crescita stabile dal 2020, le ore di formazione per dipendenti e soci sono pure aumentate (arrivando a quota 139) e nel corso del 2023 sono stati 4 gli studenti universitari, di secondaria superiore e di Its che hanno svolto il tirocinio presso l’azienda, segno anche di una vivacità culturale alla base di una scelta, quella della sostenibilità, che unisce le scelte aziendali e le generazioni, oggi sempre più sensibili al tema.
Inoltre, e questo è uno dei fiori all’occhiello dal punto di vista dell’attenzione al sociale di Mediamo, anche nel 2023 sono state tante le ore donate a realtà del terzo settore del territorio per un totale di investimenti (tra ore spese e donazioni in denaro) superiore a 12mila euro.
Inoltre Mediamo è tra i soci fondatori dell’Associazione per la Responsabilità Sociale d’Impresa e, come sempre, ha dato il suo importante contributo (insieme a Mas) per le giornate modenesi del festival dello Sviluppo Sostenibile. Tra le altre sono state sostenute realtà di volontariato come l’emporio sociale Portobello, il Panathlon di Modena, l’associazione Casa Aperta e i progetti legati a Luisa Guidotti nello Zimbabwe, oltre a parrocchie e realtà associative.
Anche Mas sta lavorando sia ambito sociale che ambientale aderendo ad un consorzio di riforestazione urbana (Mutina Arborea) basandosi sull'impegno statutario di impegnare l'1% del fatturato in questo tipo di progetti.
Nel corso degli ultimi mesi sono state fatte donazioni sia economiche che in termini di ore di lavoro donate, per esempio con consulenza gratuita e supporto ad attività sociali. Le donazioni dirette sono state verso la Protezione civile dell’Emilia Romagna per l’alluvione in Romagna, Porta Aperta e il Panathlon. Si sta sviluppando molto anche la formazione e in particolare il welfare aziendale e l'attenzione al bilanciamento tra vista privata e vita lavorativa cercando un migliore equilibrio e benessere per ognuno. L'azienda ha inoltre scelto di aderire ad una cooperativa di produzione di energia elettrica rinnovabile raggiungendo così il 100% di energia rinnovabile (discorso che vale anche per Mediamo). l
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