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Mirandola, emergenza gatti da adottare: «Sono davvero troppi»

di Chiara Marchetti
Mirandola, emergenza gatti da adottare: «Sono davvero troppi»

Situazione ormai critica al canile e infermeria gatti “L’isola del vagabondo”

21 agosto 2024
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Mirandola La parola “estate” da anni è diventata sinonimo di abbandono di animali domestici. Dal nord al sud Italia le differenze ormai sono poche e tante associazioni animaliste lottano ogni giorno per salvare la vita di cani e gatti, ma non solo.

Nella Bassa modenese, l’estate 2024 è andata però meglio del previsto. Finora, infatti, i tre mesi estivi non hanno fatto registrare un incremento degli abbandoni rispetto al resto dell’anno. Una nota positiva per le volontarie del canile e infermeria gatti “L’isola del vagabondo” di Mirandola, che almeno su questo fronte possono tirare un sospiro di sollievo.

«Grave difficoltà»

«Quest’estate – racconta Evelina Alberghini, 25 anni e volontaria dell’Isola dal 2018 – non ci sono stati tanti abbandoni, a parte due cuccioli di pastore tedesco ritrovati sulla ciclabile tra Finale e Massa. Tra l’altro, anche la situazione delle adozioni non è troppo negativa. Ogni tanto qualche cagnolino trova una nuova famiglia, si sa che con i cani è difficile ma piano piano riusciamo a smistarli».

Ciò che preoccupa la volontaria è altro. «In questo momento siamo in grave difficoltà con le adozioni dei gatti. Ora, tra infermeria e stalli, ne abbiamo 95. Un numero enorme che non accenna a diminuire».

Se si pensa che l’Isola può ospitarne in struttura solo 25, va da sé che i restanti sono a casa delle volontarie, le quali si ritrovano a gestire nelle loro abitazioni anche 20 mici contemporaneamente. «Quando li troviamo di solito sono piccoli, alcuni hanno pochi giorni e sono carini e coccolosi, ma basta aspettare qualche settimana e cambiano, diventano più lunghi e magri. È normale, è il loro sviluppo. A quel punto non li vuole più nessuno, perché non sono più esteticamente cuccioli».

«Soffermarsi sulla storia»

Secondo la 25enne finalese, bisognerebbe andare oltre le apparenze.

«Lo so che i gattini fanno più breccia nel cuore delle persone, ma bisogna ricordare che anche i cuccioli poi diventeranno grandi, è solo questione di tempo. Sarebbe bello se le persone non si soffermassero solo sull’estetica, ma anche sulla loro storia. Tanti hanno un background drammatico e cercano solo una nuova famiglia che li ami».

«Se potete, adottate»

La situazione è così critica che le volontarie non riescono ad accogliere altri gatti. «Quando qualche cittadino trova un gatto lo porta in canile, ma ultimamente siamo costrette a dire no, perché non abbiamo più posto. A quel punto consigliamo di tenere il trovatello in casa propria, in attesa di una nuova sistemazione. Nel frattempo, è la nostra associazione che garantisce tutto il necessario a chi l’ha trovato, in attesa dell’adozione».

Giusto il 9 agosto, le volontarie hanno trovato davanti al canile un trasportino con tre gattini dentro, abbandonati durante la notte. L’appello di Evelina e delle colleghe è sempre lo stesso: «Se potete, adottate». 

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