Modena, mancano 572 docenti, “fuga dalla città” con il caro affitti
I sindacati sulle assegnazioni: «Sempre più lente, supplenze a rischio stop»
Oltre cinquecento insegnanti ancora da trovare per le scuole modenesi e i sindacati confederali temono già una «fuga dalla città» dei docenti precari, chiamati a confrontarsi con il caro affitti.
Le cifre
Partiamo dai dati. Lo scorso 9 agosto l’Ufficio scolastico regionale ha pubblicato un elenco con le cattedre vacanti in Emilia Romagna. Nel Modenese s’è aperta la caccia a 781 insegnanti. Dai dati di martedì 20 risultano assegnati 209 posti.
Di conseguenza, restano vacanti a Modena e provincia 572 incarichi da docente. Le lezioni partiranno lunedì 16 settembre per gli studenti, ma per il personale scolastico l’inizio è fissato per lunedì 2 settembre.
«I docenti si svenano»
«Le operazioni stanno andando a rilento: siamo molto più in ritardo dell’anno scorso – ha detto Claudio Riso, segretario della Flc Cgil Modena – Non siamo certi che le immissioni in ruolo avvengano tutte in tempo e si rischia quindi anche di bloccare le iscrizioni dei supplenti».
Un circolo vizioso a cui contribuiscono altri fattori, come i docenti costretti a lavorare “fino ad avente diritto”. Le immissioni in ruolo per l’anno scolastico 2024-2025 si chiuderanno a dicembre e vi saranno insegnanti costretti a cedere il posto ai colleghi vincitori dei concorsi prima di Natale.
Non è tutto. Nelle chat dei sindacati si riversano le preoccupazioni di insegnanti precari che dovranno trovare sistemazioni in affitto a Modena e in provincia.
«Ci hanno già raccontato di docenti che hanno faticato mesi per trovare un alloggio – ha aggiunto il sindacalista – C’è gente che si è “svenata” per trovare un posto in un bed and breakfast prima di trovare un buco in affitto e nemmeno a poco prezzo».
«Sempre più ritardi»
Un problema che si ripete da anni, come ha confermato Antonietta Cozzo, segretaria generale della Cisl Scuola Emilia Centrale. «La situazione è forse più complicata quest’anno per i ritardi nella pubblicazione delle graduatorie dei concorsi – ha detto Cozzo – e per la procedura più complicata dovendo scorrere più graduatorie».
La sindacalista ha quindi posto l’attenzione sugli insegnanti di sostegno, per cui risultano assegnati 18 posti sui 324 disponibili. «L’offerta è da tempo segnata da squilibri e incongruenze – ha aggiunto Cozzo – che vedono l’attivazione di corsi in aree già sature di personale specializzato, mentre l’offerta è limitatissima proprio là dove si registra il più alto fabbisogno di personale».
«Fuga dalla città»
Per Dario Catapano, segretario generale della Uil Scuola Modena, il peggio deve venire. «Finite le nomine in ruolo, partirà la vera ressa con le supplenze dalle Gps (Graduatorie provinciali di supplenza) – ha spiegato Catapano – e l’algoritmo selvaggio. Abbiamo vinto numerose cause in tribunale contro il malfunzionamento di scelte fatte da computer che fanno scavalcare docenti da colleghi con meno punti».
Senza dimenticare il caro affitti. «Ci sarà una fuga dalla città – ha ribadito il sindacalista della Uil – I costi degli affitti a Modena sono sempre più cari: per una camera singola si spendono dai quattrocento ai seicento euro, per un appartamento dagli ottocento ai 1.200 euro. Un docente al primo incarico ne prende 1.300-1.400, un collaboratore dai 1.200 ai 1.250: a stento si ha una vita dignitosa».
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