Pavullo, aliante si schianta in decollo: il pilota muore schiacciato
La vittima è il 70enne Eugenio Chiodi: «era esperto, è inspiegabile»
Doveva essere un volo sereno e liberatorio, in un fine settimana tra il cielo azzurro di Pavullo e il sole splendente. E invece quel volo non è mai iniziato per Eugenio Chiodi, 70enne di Spezzano di Fiorano: è caduto con il suo amato aliante in fase di decollo, a soli 15-20 metri da terra, e non c’è stato nulla da fare: è morto sul colpo.
La tragedia
Chiodi era un pilota esperto, socio storico dell’Aero Club di Pavullo da vent’anni circa. Aveva lavorato come tecnico in un’azienda di Formigine ed era da poco in pensione. Così si era dedicato ancora di più alla sua passione per il volo. Avrebbe compiuto 71 anni il 21 settembre.
Ieri era arrivato all’aeroporto di prima mattina, e aveva montato il suo aliante. Un ottimo aliante tedesco da 350 chili, perfettamente in regola con la revisione che scadeva a marzo 2025. Voleva alzarsi col verricello, trainato in volo cioè non da un aereo ma da un cavo di acciaio avvolto dalla parte opposta della pista, in velocità.
Erano le 12.20 circa. Si era agganciato al cavo, un amico gli stava sostenendo l’ala. «Sono pronto per il decollo». Questa la sua ultima comunicazione radio. Poi è successo tutto nello spazio di secondi: il cavo si è avvolto, l’aliante si è alzato ma subito dopo, quando era ancora nella parte iniziale della pista e a un’altezza di 15-20 metri, è successo l’impensabile: l’aliante ha “stallato”. Ha cioè effettuato una brusca rotazione a destra mentre l’ala sinistra accelerava. Si è capovolto, è andato in vite ed è caduto a terra rovesciato, schiacciando la fusoliera. Impossibile sopravvivere a un urto del genere: Chiodi è morto sul colpo. Sono scattati subito i soccorsi: sono arrivati i ragazzi dell’antincendio aeroportuale, i vigili del fuoco del vicino distaccamento, l’automedica 118 dall’ospedale, ma il dottore non ha potuto che constatare il decesso. L’aliante è andato in pezzi, ha abbattuto parte della recinzione dell’aeroporto ma per fortuna non è finito in strada, e non ci sono stati feriti. Ma un incidente così, qui con un aliante, non si era mai visto.
Indagini: le ipotesi
Sul posto subito i carabinieri della Compagnia di Pavullo, con un ampio dispiegamento di forze (anche la comandante Francesca Tilocca), per tutti gli accertamenti. Come da prassi in questi casi infatti sono state aperte due inchieste: una da parte della Procura di Modena e una da parte dell’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv). I militari hanno fatto minuziosi accertamenti sui resti del velivolo. I carabinieri di Pavullo hanno una certa esperienza in merito, alla luce degli incidenti del passato, per quanto rari. C’è da capire innanzitutto se c’è stato un cedimento strutturale all’origine dello schianto, o un errore di montaggio. Ma sembra improbabile in prima battuta. L’ipotesi più plausibile in questo momento pare quella dell’errore umano in fase di decollo. Per quanto sorprendente, alla luce della lunga esperienza di volo di Chiodi, e del fatto che le condizioni meteo ieri mattina erano molto buone.
Per questo si guarda anche a un possibile malore che abbia colto all’improvviso il pilota in fase di decollo, spingendolo a compiere quella manovra altrimenti incomprensibile: sarebbe come se alla partenza di un Gran premio, una macchina sterzasse tutta a destra andando contro le recinzioni.
«Siamo veramente increduli – ha sottolineato Roberto Gianaroli, presidente dell’Aero Club Pavullo – è un incidente che mai ci saremmo aspettati da un pilota esperto come Eugenio, che era anche un amico. Con la pensione, veniva sempre più spesso qui in aeroporto, era una persona molto preparata ed esperta: quello che è successo – peraltro sotto gli occhi di testimoni e telecamere – è veramente inspiegabile. Forse davvero va presa in considerazione anche l’ipotesi del malore. Ci rimettiamo comunque agli inquirenti, e alle indagini della Procura e dell’Ansv».
Conclusi i rilievi, a metà pomeriggio la salma è stata affidata alla onoranze Verucchi per il trasporto a Modena, in Medicina legale.l