West Nile, altri 2 morti in provincia di Modena e zanzare anche in montagna
Le vittime sono un 70enne di Castelfranco e una 86enne di Carpi e vanno ad aggiungersi alle altre due persone morte nelle scorse settimane negli stessi comuni. L’Ausl ha trovato la zanzara comune anche sopra i 600 metri di altitudine, a Pavullo, Fanano e Montese: scatta la disinfestazione
MODENA. Negli ultimi giorni si sono registrati altri due decessi di persone che hanno contratto il virus West Nile, che fanno salire a quattro i morti nel Modenese: si tratta di un 70enne di Castelfranco Emilia e di una 86enne residente a Carpi. Entrambi avevano patologie croniche preesistenti.
Lo segnala il bollettino settimanale dell’Ausl di Modena, specificando che dall’inizio dell’anno sono saliti a 39 i casi confermati di malattia neuroinvasiva da virus West Nile, distribuiti in quasi tutte le zone della provincia. Proprio nella nostra provincia, a Medolla, si era registrato il primo caso autoctono in Italia nell’anno in corso.
Zanzare anche in Appennino
Intanto, la scorsa settimana, l’Azienda Usl di Modena ha incontrato i sindaci dei Comuni capi distretto in Provincia per fare il punto sulle azioni per contrastare la diffusione del virus. In particolare, è stato comunicato che dai campionamenti effettuati recentemente nelle zone appenniniche di Pavullo, Fanano e Montese, quindi sopra i 600 metri, è emersa la presenza della zanzara comune, possibile vettore del virus West Nile. Alla luce di ciò, il servizio di Sanità pubblica dell’Ausl ha indicato di effettuare gli interventi notturni di disinfestazione straordinaria contro le zanzare negli spazi verdi di ospedali e strutture residenziali con pazienti ricoverati anche in queste aree.
Le azioni dell’Ausl di Modena
Continuano in maniera serrata le azioni straordinarie di monitoraggio e prevenzione contro la diffusione del virus West Nile. In particolare, come previsto dal piano delle Arbovirosi 2024 con l’innalzamento del livello di rischio in tutta la Regione Emilia-Romagna, proseguono gli interventi di disinfestazione contro le zanzare adulte negli spazi verdi delle strutture sanitarie e socio-sanitarie (ospedali e strutture residenziali con presenza di pazienti ricoverati).
Come limitare la diffusione del virus
Altrettanto fondamentali le azioni di prevenzione in capo ad ogni cittadino per contribuire a limitare la diffusione del virus intorno alla propria abitazione, a beneficio di tutta la comunità. L’Ausl di Modena sottolinea, in particolare, l’importanza di tenere puliti i giardini, sfalciare l’erba regolarmente e rimuovere gli sfalci, oltre all’eliminazione di tutti i ristagni di acqua che si possono formare nei sottovasi, contenitori e giochi per i bambini.
In caso di pioggia abbondante, che dilava i prodotti, occorre ripetere – e mantenere costanti ogni 15 giorni, fino alla fine di settembre – i trattamenti larvicidi nei tombini e in tutti gli altri eventuali depositi permanenti di acqua, utilizzando semplici prodotti (pastiglie) che si possono reperire in commercio o chiedere presso il proprio Comune se distribuisce i kit anti-zanzara. È bene dunque prevederne l’acquisto e l’utilizzo dopo le piogge previste nei prossimi giorni in alcune aree della nostra provincia.
All’interno della propria abitazione è possibile adottare accorgimenti quali zanzariere, zampironi, elettroemanatori e proteggere la propria pelle con repellenti cutanei (certificati) e indossare, soprattutto nelle ore serali, indumenti di colore chiaro evitando creme profumate o profumi.
Con l’arrivo di settembre la curva di infezioni da arbovirosi si presenta in calo a livello regionale, ciononostante l’Ausl raccomanda di tenere alta l’attenzione alle misure di prevenzione