Modena, il bilancio: «West Nile, un contagio al giorno» e c’è il primo caso di Chikungunya
Zanzare comuni anche in Appennino. «Colpa dei cambiamenti climatici»
Quaranta casi di West Nile in provincia, uno al giorno in media nell’ultima settimana. Quattro morti per il virus e altrettanti casi di Dengue, su cui ci sono novità per Nonantola. Un sospetto nella città dell’Abbazia è stato fugato, l’altro a Rubbiara è risultato un caso di Chikungunya, il primo nel Modenese.
I trattamenti nella frazione proseguono, mentre un monitoraggio dell’Ausl di Modena ha permesso di trovare zanzare comuni in Appennino a oltre ottocento metri di altezza tra Montese, Pavullo e Fanano.
«Epidemia importante»
«A causa dei cambiamenti climatici e dell’aumento delle temperature tali specie di insetti riescono a vivere ad altezze maggiori», ha rimarcato il dottor Davide Ferrari, direttore del dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl.
Ferrari ha tracciato ieri mattina un bilancio sulle malattie trasmesse dalle zanzare. «Quest’anno l’epidemia da West Nile è stata importante – ha messo in evidenza il direttore – A livello regionale abbiamo raggiunto e superato i numeri di casi riscontrati nel 2018, l’anno in cui si era registrato il maggior numero di casi della patologia».
La nostra provincia non fa eccezione. Quattro modenesi hanno perso la vita quest’anno dopo aver contratto il virus, come era accaduto in tutto il 2018. Tra il 2019 e il 2022 non si erano avuti decessi per la malattia, lo scorso anno c’era stato un lutto.
«I distretti con più casi sono stati quelli di Modena, Carpi e Castelfranco – ha aggiunto Ferrari – I decessi sono stati due a Carpi e due Castelfranco. Non sono stati collegati tra loro».
La West Nile si trasmette con punture di zanzare comuni, per Dengue e Chikungunya i vettori sono le zanzare tigre. Le une circolano più spesso di notte, le altre sono attive soprattutto di giorno.
«Per la West Nile l’uomo è l’ospite terminale – ha precisato ancora il medico – e quindi la malattia non può trasmettersi ad altre persone. Per Chikungunya e Dengue invece potrebbe essere trasmessa se un uomo infetto è punto da una zanzara, che a sua volta si infetta e può trasmettere la malattia».
Il punto in provincia
A Nonantola si sono conclusi i trattamenti per il sospetto caso di Dengue, mentre a Rubbiara proseguiranno anche oggi per il caso confermato di Chikungunya.
«Vanno eseguiti per tre giorni consecutivi – ha spiegato Ferrari – in modo da ridurre il rischio di trasmissione della malattia. Sia per la Dengue sia per la Chikungunya sono tutti casi d’importazione. Non c’è nel Modenese una circolazione virale per queste malattie».
Viceversa, il 26 giugno scorso a Medolla si è registrato il primo caso autoctono in Italia di infezione da West Nile. «La curva epidemiologica a livello regionale comincia a mostrare una discesa – ha detto – anche se i casi sono ancora numerosi».
L’Emilia Romagna ha messo in campo un piano da oltre un milione di euro per lottare contro le zanzare. La Regione supporta con tali risorse i Comuni nelle attività di disinfestazione.
Il piano regionale di sorveglianza include attività che tutti i cittadini sono chiamati a svolgere per ridurre le zanzare e quindi possibili trasmissioni delle malattie. «È molto importante l’impegno di ogni cittadino per contrastare la diffusione delle zanzare», ha concluso.
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