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La protesta

Sassuolo, nasce un comitato di cittadini contro l’antenna di San Michele

di Ginveramaria Bianchi
Sassuolo, nasce un comitato di cittadini contro l’antenna di San Michele

La protesta: «Il ripetitore non può essere installato, qui ce ne sono già due»

07 settembre 2024
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SASSUOLO. A San Michele la notizia dell’installazione di un nuovo ripetitore di telefonia mobile ha sollevato un’ondata di preoccupazione tra i residenti. Nonostante i tentativi dell’amministrazione comunale di rassicurare la popolazione, la protesta è ormai esplosa. A rappresentare la voce dei cittadini è il comitato dei cittadini di San Michele, che ha formalizzato la propria opposizione all’impianto, «chiedendo un immediato stop ai lavori e un confronto diretto con il Comune prima della scadenza dei termini per le osservazioni».

La vicenda era già esplosa durante una riunione pubblica organizzata dall’amministrazione per illustrare il progetto, che prevede l’installazione di un palo su un terreno privato in via Casa Buccelli. Il ripetitore ospiterà un impianto di trasmissione dati della compagnia Tim. Tuttavia, l’incontro non è bastato a placare le preoccupazioni dei cittadini. Secondo il comitato, infatti, «la zona è già servita da due ripetitori esistenti e cablata con fibra ottica, che garantiscono una copertura più che sufficiente per il fabbisogno di telefonia e internet». Poi, i residenti procedono ad argomentare le loro ragioni, facendone prima di tutto una questione di salute: «L’intervento creerà un sovraffollamento di ripetitori, i cui effetti non sono ancora stati studiati a fondo. Non possiamo – continuano a spiegare – ignorare i potenziali rischi legati all’esposizione alle onde elettromagnetiche, soprattutto quando non ci sono certezze scientifiche che possano scongiurarli».

Un altro nodo cruciale della protesta riguarda la sicurezza. Il comitato denuncia la «mancanza di una valutazione del rischio indotto dall’installazione», criticando il procedimento con cui è stata gestita la domanda di autorizzazione. In particolare, si fa riferimento alla vicinanza del ripetitore a edifici abitati da persone deboli o vulnerabili, un aspetto che secondo i cittadini è stato completamente trascurato. Oltre a questo, il comitato segnala la necessità di una perizia geologica: «Un ripetitore di queste dimensioni, collocato in una zona potenzialmente instabile, potrebbe rappresentare un rischio concreto per la popolazione», avvertono i residenti. E poi, se ne fa una questione estetica. Secondo i cittadini, infatti, l’antenna andrebbe a compromettere l’armonia del territorio, senza che vi sia una reale esigenza infrastrutturale che giustifichi tale impatto. In vista della scadenza dei termini per la presentazione di osservazioni, il comitato ha chiesto un incontro urgente con il Comune, auspicando che un confronto aperto possa portare a una soluzione condivisa.

«La nostra speranza – riprendono i residenti – è che si possa trovare una via che tuteli gli interessi della comunità e l'integrità del territorio, senza compromettere la salute e la qualità della vita dei residenti».l