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Sorpreso a scaricare rottami nel capannone sequestrato

Sorpreso a scaricare rottami nel capannone sequestrato<br type="_moz" />

Blitz della polizia locale di San Possidonio in via Sandro Pertini dopo una segnalazione

07 settembre 2024
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SAN POSSIDONIO. È stato sorpreso dalla polizia locale mentre scaricava mucchi di rottami in un fabbricato pignorato in via Sandro Pertini. Gli accertamenti sono in corso ma l’uomo ora rischia guai grossi, a partire da una contestazione penale. Anche perché la massa di materiale che aveva portato abusivamente all’interno della struttura per liberarsene, era di circa 300 metri cubi. È stata la polizia locale dell’Ucman a cogliere il camion di un’impresa edile sul fatto. Siamo, per intenderci, in via Pertini. Ad accorgersi di un insolito viavai – il sabato pomeriggio tra le 13 e le 14 – in un capannone da tempo sotto sequestro e a segnalarlo alla polizia locale è stato un residente.

«Via Pertini è sede di varie ditte e – così il residente – a suo tempo fu riparo del fieno usato per rifocillare i 57 asini finiti all’asta insieme al capannone in questione. I poliziotti si sono appostati dopo aver nascosto la vettura di servizio attendendo il ritorno del camion, munito di pala meccanica, per il successivo scarico. Lo stop imposto al camionista è purtroppo durato poco».

Il giorno successivo, infatti, sono stati documentati con foto e video altri viaggi. La struttura non ha i sigilli che impediscano l’ingresso ai non autorizzati, tanto che viene anche utilizzata come parcheggio dai lavoratori delle ditte vicine. Fatto sta che il blitz della polizia locale ha permesso di stimare che il mucchio di rottami edili – si parla di materiale plastico e tubi – sia lungo circa 30 metri, alto 2,5 e profondo più o meno quattro. Per un totale di quasi 300 metri cubi.

C’è di più: all’interno del fabbricato è stato trovato altro materiale abbandonato in modo abusivo. Materiale che ha di fatto formato piccole discariche con divani, sacchi neri di plastica, centinaia di bottiglie in vetro. Una situazione particolarmente grave su cui verranno effettuati altri accertamenti.

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