In tangenziale a Modena 25 incidenti al mese e dal velox 135 multe al giorno
L’assessora Camporota: «L’indagine sull’omologazione? Da noi tutto regolare»
Di fatto i numeri non sono mai calati, anche perché evidentemente in tangenziale si spinge troppo sull’acceleratore. Al centro c’è l’autovelox installato nel maggio 2018 in tangenziale, e più precisamente all’altezza dell’uscita 6 del ramo Carducci, in direzione Bologna. A illustrare i numeri delle sanzioni, e più in generale ad affrontare il tema della sicurezza stradale e dell’indagine che a fine luglio ha coinvolto gli autovelox di quel tipo - ma non quello della tangenziale Carducci - ieri in Consiglio comunale è stata l’assessora alla Sicurezza urbana integrata e alla Polizia locale del Comune di Modena Alessandra Camporota.
Un intervento arrivato in risposta a due interrogazioni sul tema presentate da Forza Italia e dalla Lega, che sono partite proprio dall’indagine, partita dalla Procura di Cosenza, che ha portato al sequestro di decine di autovelox in tutta Italia, compreso quello installato sul ramo Modena-Sassuolo della tangenziale, nel territorio di Formigine, per un problema di mancata omologazione degli apparecchi.
«Fare chiarezza»
Una situazione piuttosto caotica dal punto di vista delle regole, tanto che, nel suo intervento di ieri in Consiglio, l’assessora Camporota ha invitato il governo deve fare chiarezza sulle possibilità di utilizzo degli autovelox formalmente autorizzati e approvati, nonostante non sia ancora stata prevista la modalità di omologazione come evidenziato in una recente ordinanza della Cassazione.
Quindi, dopo aver ribadito che lo strumento T-Expeed in dotazione al Comune e collocato in tangenziale in direzione Bologna, in prossimità dell’uscita 6, non è stato oggetto di alcun provvedimento giudiziario, l’assessora ha sottolineato come il numero degli incidenti stradali nel territorio rimanga alto e come la loro gravità sia spesso correlata al tema della velocità.
Passando ai numeri, nell’anello della tangenziale, nell’anno in corso la polizia locale ha già rilevato 212 sinistri, 86 dei quali con feriti: questo significa che gli incidenti rilevati in tangenziale sono circa 25 al mese, e quindi quasi uno al giorno. Numeri molto importanti, che rimettono al centro il tema della sicurezza stradale: «Un tema - riprende Camporota - con particolare riferimento ai rischi legati all’eccessiva velocità, che non dovrebbe prestarsi a strumentalizzazioni politiche, essendo la salvaguardia della vita umana un interesse primario. Auspichiamo, quindi, che il governo faccia presto chiarezza sul tema». L’auspicio, insomma, è che il caos che ha portato ai sequestri, con diversi apparecchi perennemente “a rischio”, venga risolto a livello governativo.
Le sanzioni
Quindi, rispondendo alle richieste puntuali di Piergiulio Giacobazzi per Forza Italia e Giovanni Bertoldi per Lega Modena, l’assessora ha ricordato che dal 2020 le violazioni accertate con l’autovelox collocato in tangenziale sono state complessivamente 225.869, con 553 ricorsi. Il che significa che l’occhio elettronico collocato in tangenziale sorprende mediamente 135 mezzi al giorno che superano il limite di velocità, che in quel tratto è di 70 chilometri all’ora. La taratura e la revisione dell’appareccho sono periodiche e svolte ogni anno (l’ultima proprio pochi giorni fa, venerdì 6 settembre). Il servizio di assistenza e manutenzione è affidato alla società Sicursat, che ne certifica installazione e funzionamento: l’ultimo intervento è stato eseguito il 16 luglio per assistenza informatica su hard disk e ram, mentre il sistema di rilevamento è periodicamente oggetto di taratura dalla società Tesi, accreditata presso il ministero delle Infrastrutture. L’apparecchio è stato acquistato nel dicembre 2017, con la consueta procedura sul Mepa, il Mercato elettronico della pubblica amministrazione, ed è attivo dal maggio del 2018 dopo la fase di sperimentazione.
«Non essendo state riscontrate difformità rispetto alla normativa in vigore - ha spiegato Camporota - e anzi, essendo il dispositivo in regola con taratura e revisione, quindi attualmente certificato come efficiente e funzionante, non si ritiene opportuno sospenderne il funzionamento o addirittura procedere all’annullamento delle sanzioni elevate in assenza di presupposti giuridico-normativi, in quanto tale azione comporterebbe ingenti costi per le casse locali oltre che a un ingiustificato danno erariale». L’assessora ha aggiunto che lo spegnimento immotivato dello strumento, che è segnalato da ben tre coppie di lampeggianti, fin da oltre un chilometro di distanza, «potrebbe indurre gli automobilisti al non rispetto dei limiti di velocità in tangenziale con indubbio rischio per la sicurezza stradale». l