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Rapinato e accoltellato in centro a Modena davanti a moglie e figlia

di Gabriele Canovi
Rapinato e accoltellato in centro a Modena davanti a moglie e figlia

Sette giovani armati hanno aggredito in via Fonteraso Md Kaium Dewan, titolare di un money transfer: «Mi hanno aspettato sotto casa, sapevano che avevo con me l’incasso e sono fuggiti con 40mila euro»

11 settembre 2024
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MODENA. Le ferite sono tre, tutte ben visibili tra la schiena e la spalla destra. Tre come le coltellate prese sotto casa, nella notte tra ieri e lunedì, durante quello che è stato un vero e proprio agguato. Gli aggressori erano sette, tutti con il volto coperto, armati di coltello e spray al peperoncino.

L’hanno seguito fino al portone del condominio in cui vive, hanno aspettato che arrivasse e poi l’hanno aggredito. Con un solo scopo: rubargli il borsello e darsi alla fuga.

Il racconto della vittima

«Evidentemente, sapevano che avevo tutti quei soldi con me. Quanti? Circa 40mila euro. Sapevano che sono il proprietario di due negozi di Money transfer e avevano studiato i miei orari: era una rapina preparata “a tavolino” e studiata nei minimi dettagli. Quando ho visto i coltelli, ho pensato solo alla mia vita. E a quella di mia moglie e mia figlia», racconta ancora scosso Md Kaium Dewan, negoziante del Bangladesh che lavora a Modena da oltre vent’anni.

Già, questa brutale rapina è avvenuta davanti agli occhi terrorizzati di una bambina di appena tre anni e di una donna, la moglie della vittima, le cui urla hanno riecheggiato in tutto corso Canalgrande.

«Mi hanno pedinato»

Sono da poco passate le 23 quando, come d’abitudine, Md Kaium torna verso casa dopo una giornata di lavoro. Lunedì sera, con lui in via Fonteraso, c’erano anche la moglie e la figlia: «Ero appena passato a ritirare l’incasso di giornata nei miei due negozi di Money transfer, entrambi in centro storico. Custodivo i contanti in una borsa a tracolla».

L’uomo arriva davanti al portone del condominio, inserisce la chiave quando all’improvviso «mia moglie vede un’ombra, spaventandosi». Non ha nemmeno il tempo di voltarsi o di guardarsi alle spalle: «Mi hanno subito aggredito – continua nel suo racconto – erano sette e tutti armati. Hanno iniziato a strattonarmi, tentando di rubarmi la borsa. Io ho provato a difendermi fino a quando non hanno estratto i coltelli: mi hanno sferrato diversi colpi tra la spalla destra e la schiena. Fortunatamente, sono riuscito in parte a evitarli ma mi hanno comunque preso di striscio».

Md Kaium non fa tanti giri di parole: «Ho temuto per la mia vita e per quella di mia moglie e mia figlia. La prima urlava, la seconda piangeva. Ho provato a fargli da scudo».

«I coltelli e lo spray»

Dopo avergli sferrato le coltellate, gli aggressori («avevano tutti il volto coperto e non hanno detto nemmeno una parola») hanno estratto anche una bomboletta di spray urticante: «A quel punto non ho visto più nulla – sottolinea la vittima – ricordo solo che, sempre con il coltello, hanno tagliato la tracolla della mia borsa e sono fuggiti, disperdendosi, credo, verso via Campanella e via Farini».

Le indagini

A quell’ora, in corso Canalgrande, c’erano decine e decine di adolescenti, oltre ai residenti e agli esercenti che, impauriti dalle urla, hanno voluto capire cosa stesse accadendo. È stata proprio una signora della zona a chiamare i soccorsi.

Il dispiegamento di forze dell’ordine è stato a dir poco imponente: tra le 23.30 e mezzanotte, sul posto, sono arrivate due pattuglie dei carabinieri, diverse Volanti della polizia di Stato, una pattuglia della Guardia di Finanza e un’ambulanza, che ha trasportato l’uomo in ospedale, dove è rimasto fino all’alba prima di essere dimesso con dieci giorni di prognosi.

Decisive, per le indagini (sono in mano alla Squadra Mobile della polizia), saranno le immagini delle telecamere di videosorveglianza e i racconti dei testimoni.

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