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Stellantis, la mail ai lavoratori in cassa integrazione: «Volete acquistare una Maserati in sconto?»

di Gabriele Canovi
Stellantis, la mail ai lavoratori in cassa integrazione: «Volete acquistare una Maserati in sconto?»

A denunciare la vicenda è stata la deputata del Movimento 5 Stelle, Chiara Appendino; critiche anche da Carlo Calenda e Marco Grimaldi. Il segretario della Uil di Modena e Reggio Emilia, Roberto Rinaldi: «Siamo all’assurdo». L’azienda replica: «Notizie rappresentate in maniera falsa e strumentale»

11 settembre 2024
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MODENA. “Caro collega, siamo lieti di annunciarti che da settembre avrai la possibilità di acquistare una vettura Maserati a condizioni dedicate a te”.

Parte così la discussa mail inviata da Stellantis ai dipendenti dell’azienda. Dipendenti che, lo ricordiamo, da tempo devono fare i conti con cassa integrazione e contratti di solidarietà da poco più di 1.100 euro al mese e che ora si vedono recapitare una proposta a dir poco assurda: comprare un’auto di lusso da – a prezzo di favore – dalla stessa azienda per cui lavorano.

Vicenda denunciata da Chiara Appendino (M5s)

A denunciare questa vicenda quantomeno singolare è la deputata e vicepresidente del Movimento 5 Stelle, Chiara Appendino: «Immaginate di essere un operaio Stellantis che da mesi cerca di portare avanti la famiglia barcamenandosi tra cassa integrazione e contratti di solidarietà e ricevere questa offerta – ha scritto sul proprio profilo Facebook – Immaginate, poi, di assistere da anni alla fuga dall’Italia di Stellantis, che è anche arrivata a proporre ad alcuni operai di trasferirsi in Polonia per mantenere il posto, e di sapere che l’amministratore delegato guadagna oltre 750 volte lo stipendio di un operaio. Immaginate di vedere il Governo opporsi con ogni forza all’introduzione del salario minimo legale, eliminare il Reddito di cittadinanza e assistere inerme a 18 mesi di calo della produzione industriale. Come potete continuare a credere nelle istituzioni che dovrebbero rappresentarvi? Dobbiamo invertire presto la rotta – conclude Appendino – oppure ci troveremo davanti a uno squarcio sociale ormai irreparabile. Proprio per questo ho proposto, alla costituente del Movimento e in una proposta di legge che depositerò, di adottare la “regola Olivetti” per cui un top manager non possa guadagnare più di 10 volte quanto guadagna un suo dipendente. I salari minimi devono aumentare: si tratta di giustizia e di tenuta sociale».

La Uil di Modena e Reggio: «Assurdo»

Duro l’attacco di Roberto Rinaldi, coordinatore della Uil di Modena e Reggio: «Siamo all’assurdo – afferma – si tratta di una presa in giro che grida vendetta. Stellantis, così facendo, butta benzina sul fuoco quando bisognerebbe trovare soluzioni concrete. Non c’è un vero piano industriale ed è molto probabile che a breve si aprirà una vertenza nazionale. In tutta questa partita, poi, abbiamo un Governo clamorosamente fermo che ha provveduto solo ad aprire tavoli ministeriali che, però, hanno prodotto un topolino. Siamo di fronte a una faccenda delicata: il rilancio dell’automotive in Italia deve essere una priorità e anche l’Unione Europea deve scendere in campo con politiche ad hoc per salvaguardare i posti di lavoro».

Le critiche di Calenda (Azione) e Grimaldi (Avs)

Sulla questione è intervenuto anche Carlo Calenda, leader di Azione: «Stellantis che offre Maserati a prezzi speciali agli operai in cassa integrazione rappresenta non solo un insulto ma anche la dimostrazione che è un’azienda allo sbando e che Maserati versa in condizioni pietose. Ora basta. Meloni deve convocare Elkann e Tavares a Palazzo Chigi».

Così, invece, il vice presidente di Alleanza Verdi-Sinistra alla Camera, Marco Grimaldi: «Il management di Stellantis ha scelto la strada delle basse provocazioni per gestire le relazioni sindacali? Siccome è uno scherzo di pessimo gusto, che preannuncia l’innalzamento del livello di conflittualità noi chiediamo, anche a difesa della dignità di chi lavora, una informativa del ministro Urso perché non accettiamo questa prepotenza».

La replica di Stellantis

Non si è fatta attendere la risposta di Stellantis, che nel pomeriggio ha diffuso una nota ufficiale in cui l’azienda prende posizione dopo le polemiche sulla mail inviata ai dipendenti. «In relazione alla mail ricevuta dalle colleghe e dai colleghi in Stellantis che annunciava la possibilità di acquistare una nuova vettura Maserati a condizioni vantaggiose per sé, amici e familiari, constatiamo con sconcerto che ancora una volta una iniziativa interna è stata riportata all’attenzione dei media da fonti evidentemente vicine all’azienda, con l’obiettivo di continuare ad alimentare un sentimento di ostilità nei confronti del nostro gruppo, danneggiando prima di tutto le persone, orgogliose di costruire auto che rappresentano l’eccellenza italiana nel mondo».

«Sono stati gli stessi dipendenti Maserati, infatti, a chiedere in più occasioni, anche in gruppi di lavoro, sconti speciali per amici o parenti che si erano rivolti a loro per una vettura – proseguono da Stellantis – L’iniziativa è stata poi estesa all'interno del gruppo. Già oggi Maserati offre ai propri dipendenti la possibilità di utilizzare le auto del Tridente in occasioni speciali, come i matrimoni, e sta sviluppando un programma per estendere la possibilità di avere vetture Maserati in prova anche in altre occasioni», ricorda inoltre il gruppo, secondo cui «non è utile all’azienda e men che meno alle sue persone la diffusione di notizie di cui viene data una rappresentazione falsa e strumentale. Riteniamo utile invece che tutte le parti lavorino con spirito costruttivo, condizione imprescindibile per affrontare i reali problemi che il settore automotive sta vivendo in questo momento».