Cameriera minorenne palpeggiata dal suo barista a Carpi
La 17enne aggredita dal datore di lavoro che doveva portarla a casa: scatta il codice rosso
CARPI. Doveva accompagnarla a casa alla sera, dopo che aveva lavorato per lui nel locale. Invece l’ha aggredita in macchina, facendole subire una violenza sessuale.
L’episodio, così come ricostruito dall’accusa (pm Monica Bombana), è accaduto a fine marzo scorso a Carpi. La vittima è una ragazza minorenne, italiana, di 17 anni. Lavorava da diverso tempo, pare da circa un anno, in un bar-pub gestito da un 53enne straniero. Faceva la cameriera, conosceva molto bene l’ambiente ormai e aveva totale fiducia nel suo datore di lavoro. Al punto che, per sicurezza, si faceva portare a casa da lui alla sera, una volta terminato il servizio. Così stava accadendo anche quella sera di fine marzo, poi all’improvviso l’incubo.
Si fidava di lui
Erano le 23.30 circa, ed era salita in macchina con lui, che però non è partito come al solito. Si è avvicinato a lei e ha cominciato a palpeggiarla, toccandola nelle cosce e nelle parti intime. Lei si è subito ribellata all’aggressione sessuale, riuscendo ad arrestarla. E lui a quel punto l’ha portata a casa. Una volta arrivata, la ragazza è scappata dentro, sconvolta dall’accaduto: mai avrebbe pensato di subire un’aggressione del genere, tantopiù da una persona come il suo datore di lavoro, di 36 anni più grande di lei, e di cui si fidava totalmente, vista la collaborazione che c’era sempre stata negli anni.
La denuncia dei genitori
La ragazza, profondamente turbata dall’accaduto, ha raccontato tutto ai genitori. E si è convinta a fare denuncia ai carabinieri, anche se si trattava del suo datore di lavoro. Da quella sera, peraltro, non si è più presentata nel locale, licenziandosi.
Per il 53enne è quindi scattata l’accusa pesantissima di violenza sessuale, aggravata dal fatto di essere stata compiuta su una minorenne. Ieri mattina nel corso dell’incidente probatorio, davanti al giudice Alessandra Sermarini ha deposto la psicologa Forghieri: dai risultati della sua perizia, la ragazza è da considerarsi perfettamente in grado di dare testimonianza in tribunale. La sua audizione, decisiva, è stata quindi fissata a ottobre. È assistita dall’avvocato Enrico Luppi di Carpi, pronto a costituirsi parte civile a processo. Il 53enne invece è difeso dagli avvocati Roberta Ramelli e Gaetano Alaia di Mantova.
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